SU LA MASCHERINA! – CON I CONTAGI E I MORTI DI COVID CHE TORNANNO A CRESCERE IL GOVERNO STA VALUTANDO UNA RETROMARCIA SULLO STOP ALL’OBBLIGO DI MASCHERINA. LA CABINA DI REGIA NON SI FARÀ E SARÀ UN’ORDINANZA DI SPERANZA A DECIDERE UN’EVENTUALE PROROGA, SENZA CONFRONTO CON L’ALA APERTURISTA. SEGNO CHE ALLA FINE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE POTREBBERO RIMANERE – IL GREEN PASS DAL PRIMO MAGGIO INVECE SARÀ ELIMINATO E RESTERÀ SOLO PER LE STRUTTURE SANITARIE: TUTTE LE NOVITÀ

-

Condividi questo articolo


1 - I CONTAGI NON CALANO LA MASCHERINA AL CHIUSO RIMARRÀ OBBLIGATORIA I NUMERI

Paolo Russo per “La Stampa”

 

mario draghi roberto speranza mario draghi roberto speranza

I contagi non scendono più. Anzi, da tre giorni sembrano aver rialzato la testa. E di morti, in calo l'ultima settimana, negli ultimi tre giorni se ne sono contati 574. Numeri ben distanti da quelli di una semplice influenza, che di vittime ne fa 8mila, ma in un anno. Con questo quadro di ancora grande incertezza alla fine l'annunciata cabina di regia con Draghi per decidere se togliere le mascherine al chiuso non si farà.

 

Se la caverà da solo il Ministro Speranza con una Ordinanza che verrà emanata la prossima settimana, dopo aver consultato i ministri interessati. Ma il fatto che la decisione venga demandata al titolare della Salute senza un confronto con l'ala aperturista del governo, capeggiata dal ministro del Turismo Garavaglia, lascia prevedere che alla fine le mascherine resteranno a coprire naso e bocca al chiuso quasi ovunque anche dopo il primo maggio.

mascherine ffp2 mascherine ffp2

 

Quando scadrà il decreto con le ultime restrizioni. Anzi, a volto coperto si resterà anche all'aperto nel caso di stadi o concertoni, dove si verificano quegli assembramenti ritenuti dagli esperti della Salute comunque veicolo di contagio anche se all'aria aperta. Sicuramente continueremo ad utilizzare i dispositivi di protezione quando si viaggia in un mezzo di trasporto urbano o extraurbano, al cinema, al teatro, nelle sale da concerto e nei luoghi di lavoro.

 

Perlomeno quando non sia possibile rispettare sempre il metro di distanziamento. Ed è probabile che a questo punto si continuino a seguire a volto coperto anche le lezioni in classe, dalle elementari in su. Senza mascherina invece ci si dovrebbe poter muovere dentro bar, ristoranti, palestre e negozi. […]

OBBLIGO DI MASCHERINA NEI LUOGHI APERTI OBBLIGO DI MASCHERINA NEI LUOGHI APERTI

 

2 - GREEN PASS E MASCHERINE AL CHIUSO: DAL PRIMO MAGGIO LE NUOVE NORME

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

La cabina di regia è fissata la prossima settimana, ma alcune regole sono già decise: dall’1 maggio non sarà più obbligatorio esibire il green pass e mantenere le mascherine al chiuso.

 

Ci sono però alcune eccezioni: la certificazione verde servirà per entrare nelle strutture sanitarie. Sulle mascherine il governo dovrà invece stabilire i luoghi dove dovranno essere indossate ancora per qualche settimana. E poi approverà il decreto in consiglio dei ministri.

 

Green pass

mario draghi roberto speranza 1 mario draghi roberto speranza 1

Dal 1° maggio la certificazione verde rimane per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione ma non sarà necessaria per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre».

 

Secondo le nuove regole l’eliminazione del green pass riguarda:

- l’accesso ai luoghi di lavoro

- bar e ristoranti anche al chiuso

green pass per i viaggi green pass per i viaggi

- mense e catering continuativo

- accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri)

- eventi sportivi

- studenti universitari

- centri benessere

- attività sportive al chiuso e spogliatoi

- convegni e congressi

- corsi di formazione

- centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso

- concorsi pubblici

- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò

- colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari

- feste al chiuso e discoteche

- mezzi di trasporto.

 

 

Mascherine

obbligo mascherine aperto obbligo mascherine aperto

Subito dopo il ponte del 25 aprile il premier Mario Draghi convocherà la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri per varare il nuovo decreto che indicherà i luoghi dove lasciare la mascherina obbligatoria. Ecco tutti i luoghi dove rimarranno ancora per qualche settimana.

 

Trasporto

Sui mezzi del trasporto pubblico come bus, metropolitane e tram resterà la FFP2 e lo stesso orientamento potrebbe prevalere per aerei, treni e navi.

decade obbligo di mascherine all'aperto in israele 7 decade obbligo di mascherine all'aperto in israele 7

 

Cinema e teatri

Il ministro della cultura Dario Franceschini è convinto che le persone che vanno al cinema o al teatro «si sentono più sicure se tutti gli spettatori vicino a loro tengono la mascherina» e spingerà per mantenere cautela ancora per tutta la primavera. D’altronde il numero di contagi è ancora elevato anche il tasso di positività obbliga il governo a mantenere la massima attenzione. Resta da valutare se per cinema teatri sale da concerto e discoteche basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la FFP2.

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

 

 

Ristoranti e bar

Nel settore della ristorazione dovrebbe prevalere la scelta di rispettare il calendario previsto e togliere l’obbligo di mascherina al chiuso già dal 1 maggio, anche per favorire il turismo e la ripresa economica del settore.

Stadi e palazzetti

Negli stadi via la mascherina visto che si sta all’aperto, l’orientamento del governo è invece di mantenerla nei palazzetti dello sport.

 

I luoghi di lavoro

green pass per i viaggi 3 green pass per i viaggi 3

La scelta definitiva non è stata ancora fatta ma il governo è orientato a non rimuovere fino a giugno l’obbligo di mascherine al chiuso nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici dove più intenso è il contatto con i cittadini e dove non è possibile mantenere il distanziamento tra le persone. L’idea prevalente è che dovrebbe bastare la chirurgica. Per i luoghi di lavoro privati la decisione, dal primo maggio in poi, spetterà alle aziende.

no vax e no green pass no vax e no green pass green pass per i viaggi 2 green pass per i viaggi 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)