Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per “la Repubblica - Edizione Roma”
SPARI CONTRO UNA CASA A NETTUNO
Quattro colpi di pistola contro l’abitazione di un pregiudicato a Nettuno, l’arresto di un uomo trovato con una pistola in auto e quello di un altro pregiudicato che custodiva oltre un chilo di droga in casa.
Tra Anzio e Nettuno è in corso una feroce guerra tra bande impegnate nello spaccio di droga e quanto avvenuto nello scorso fine settimana non sembra altro che il segnale dell’acuirsi dello scontro, in vista della prossima estate e forse coinvolgendo anche Ostia. Gli investigatori sono preoccupati e hanno intensificato i controlli. «Qui si rischia da un momento all’altro un omicidio», dice qualcuno a bassa voce.
L’area sud del litorale romano soffre da lungo tempo della presenza di agguerriti e robusti clan mafiosi di ‘ndrangheta e camorra. I Comuni di Anzio e Nettuno sono stati commissariati per mafia e gli interessi principali della criminalità organizzata sono legati al traffico di sostanze stupefacenti. Un affare che si estende fino a Ostia. […]
Qualche equilibrio ora si è rotto e il campanello d’allarme è suonato forte sabato scorso quando, a Nettuno, sono stati esplosi quattro colpi di pistola contro un’abitazione di via Lampedusa, un quartiere residenziale, dove è andato a vivere e dove è ai domiciliari il pregiudicato Massimo Scalabrino. […]
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Scalabrino, parte della mala di Anzio, sembra essere entrato in rotta di collisione con un’altra banda e gli investigatori ipotizzano che lo scontro sia legato proprio alle piazze di spaccio. […]. Perché colpire Scalabrino? Sui social c’è chi ha commentato: «Ecco cosa succede alla gente infame. Se poteva sta zitto e tutto questo non succedeva».