La tendopoli di Palermo dov'e' stata aggredita una giornalista
Aggredita perché filma lo sgombero
Stava facendo il suo lavoro, filmando lo sgombero da parte dei carabinieri delle tende allestite, in barba ai divieti anti assembramento, sull' arenile di Barcarello (Palermo).
Ma a chi aveva passato la notte di Ferragosto nella tendopoli improvvisata il lavoro della cronista ha dato fastidio: l' hanno presa a schiaffi, pugni e calci. La giornalista è finita al pronto soccorso dell' ospedale Cervello, con cinque giorni di prognosi.
Prende a pugni il soccorritore del 118: «Levati, devo entrare in quel locale»
Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”
L'ambulanza era ferma all'ingresso della discoteca, a terra un ragazzo che stava male, i volontari del 118 erano accorsi per soccorrerlo. Ma un turista, impaziente (e prepotente), non ha voluto attendere qualche minuto, l'ambulanza ostruiva il passaggio e lui - erano le 5 del mattino - non voleva perdere il gran finale al Just Cavalli, disco music fino all'alba. È sceso dall'auto: «Spostatevi. Fatemi passare! Mi rovinate la vacanza!».
Un operatore ha cercato di dissuaderlo: «Abbia pazienza qualche minuto, stiamo finendo l'intervento». Risposta: «Levati di mezzo» seguita da un pugno. Parapiglia, intervento di altri volontari, finale con il turista che, risalito sull'auto, ha accelerato rischiando di investirli ed è fuggito.
La notte di Ferragosto si è conclusa con Pietro Paolo Cossu all'ospedale: frattura scomposta al setto nasale, volto tumefatto, 15 giorni di cura. E il turista denunciato dai carabinieri di Porto Cervo per interruzione di pubblico servizio, lesioni e altri reati per i quali si è attivata la Procura di Tempio Pausania. Di lui si sa che ha 32 anni ed è romano.
La sua identità verrà probabilmente tenuta riservata, per prudenza, dopo le migliaia di post sui social, quasi tutti di sardi furiosi, molti decisi a «dargli una lezione». Pietro Paolo Cossu, 50 anni, tre figli, è ritornato a casa.
Per decenni volontario, dal 2007 assunto come autista soccorritore dall'associazione Arzachena Agosto 89, presidente Salvatore Locci: «È una brava persona. Forte, ma non farebbe male a una mosca». Con il Billionaire, il Sotto e il Sopravento, il Just Cavalli, che si affaccia sul Golfo del Pevero, è tra i locali più esclusivi della Costa Smeralda, 200 euro cena di Ferragosto, più di 6 mila per un privé.
Ricorda Cossu: «Ci hanno chiamato verso le 5, un ragazzo era fuori della discoteca, sembrava in coma etilico. Abbiamo iniziato a soccorrerlo. È arrivata questa Mercedes gialla, cercava di infilarsi rischiando di investire anche il ragazzo a terra. Ho detto all'uomo che guidava: non c'è spazio, siamo in emergenza, ma finiamo subito.
Lui gridava e a un tratto ha detto: "Mi avete rotto i c... Sgombrate, mi state rovinando la vacanza". Ha aperto lo sportello e mi ha sferrato un pugno. Ho provato a proteggermi con le braccia, siamo scivolati per terra».
Davanti al Just Cavalli c'erano centinaia di persone. «Sono intervenuti i buttafuori e hanno evitato che finisse in zuffa. Lui insultava: "Ti aspetto, non ti basta? Vieni che ti do il resto". Io non ho reagito, sarei passato dalla ragione al torto». Qualcuno ha preso il numero di targa dell'auto, che si è allontanata.
«I suoi amici erano almeno 4, una, forse la sua ragazza, mi ha apostrofato: "Sei contento? Cadendo ha rovinato l'orologio da 5 mila euro". Io ero lì sanguinante e lei pensava all'orologio...».
All'alba è tutto finito, anche la musica. «Nessuno dei responsabili era cliente della discoteca» precisa il Just Cavalli. Intanto su Facebook è una valanga di post: i moderati («vergogna»), le richieste di arresto, i risentiti («turisti così meglio stiano a casa»), i vendicativi: «Ti aspettiamo alla nave, un giorno dovrai imbarcarti e non potrai nasconderti in quell'auto gialla».