Sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre cittadini di origine balcanica e tre italiani, residenti a Carrara, sono scattate a seguito di una lunga indagine della procura di Massa Carrara con la squadra mobile contro lo spaccio di droga e sfruttamento delle prostituzione.
Lo stupefacente arrivava tramite corriere dal nord Europa cosa che ha esteso in queste ore le indagini alla Dia. Gli autisti, entrambi dei Balcani, lo consegnavano ad un connazionale, che mascherava la sua attività di spacciatore con quella di apicoltore. La droga veniva stipata in un granaio dell'azienda agricola in provincia della Spezia; l'apicoltore poi consegnava lo stupefacente ad un altro spacciatore, anche lui originario dei Balcani, implicato nello sfruttamento di due prostitute albanesi, che faceva incontrare con i clienti in un appartamento di Marina di Massa.
L'uomo a sua volta riforniva tanti altri piccoli spacciatori tra le province di La Spezia e Massa Carrara. Il blitz della squadra mobile di Massa è scattato a seguito del ritrovamento di 1,5 chili di droga e 15 mila euro, nascosti nell'auto, dei due corrieri, partita dal Belgio per arrivare a La Spezia. Gli agenti stavano intercettando i due autisti e hanno così scoperto che si trovavano in viaggio e che la droga era nascosta in un sedile con doppiofondo. Oltre ai sei arresti eseguiti tra La Spezia e Carrara, ma in totale sono 11 le persone coinvolte in questo traffico internazionale di cocaina ed eroina arrestate tra 2019 e 2020.