Niccolò Zancan per “la Stampa”
Domenica 25 agosto erano seduti a questo tavolo, dietro alla colonna. Ristorante "Il lupo", specialità piacentine. «Hanno ordinato tortelli, branzino e gamberoni» dice adesso il proprietario Luigi Farina, all' ennesima intervista. «Mi sono seduto un po' con loro. Elisa stava sempre in silenzio, lui invece parlava di lavoro.
elisa pomarelli massimo sebastiani
Tornitore, con la passione per l' agricoltura, il legno, la campagna. Lo conosco da quando eravamo bambini. Qui non aveva neppure bisogno di prenotare, per lui un tavolo c' era sempre.
Lo dico perché, anche se adesso sembra proprio sbagliato, sembrava una persona a posto».Elisa Pomarelli è una ragazza bellissima con i capelli corti. Ha 28 anni. In tutte le foto ha un' amica accanto e sorride. Sorride sempre.
Sogna di ballare la musica latino americana, sogna di avere una fattoria tutta sua.
Ma è scomparsa. La stanno cercando nei boschi di querce e castagni, nelle pozze d' acqua piovana sulle colline, fra i filari dei campi di mais giù in pianura e nei vecchi casali abbandonati che sembrano rovine di un mondo perduto. La cercano nelle grotte, nelle vasche per l' irrigazione.
Persino nei cunicoli della vecchia miniera sotto al monte Giogo. Vanno per piccole frazioni, posti di un' Italia dimenticata: Lugagnano, Valeia, Vezzeno, Grapparello, Carignone. Da quella domenica al ristorante, il telefono di Elisa Pomarelli è staccato. Ultimo segnale, poco dopo le ore 14. La persona che era con lei a pranzo, Massimo Sebastiani, 45 anni, che la chiamava «fidanzata» anche se per lei era solo un amico, è scomparso a sua volta.
elisa pomarelli massimo sebastiani
Ma adesso è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Purtroppo non sembra un caso di difficile interpretazione investigativa. Di nuovo. Ancora. La stessa identica storia: un altro uomo che odia le donne. Dopo i primi rilievi dei carabinieri del Ris, sabato sera la procura di Piacenza ha cambiato ipotesi di reato.
Prima era sequestro di persona. Ma forse ci sono delle tracce nel bagagliaio dell' auto di Massimo Sebastiani, una Honda Civic, o le hanno trovate dentro casa dell' uomo. Tracce di combustione. Questa mattina faranno un nuovo sopralluogo e poi l' incidente probatorio per «accertamenti tecnici non ripetibili».
Cercheranno di isolare, cioè, quella che potrebbe essere la prova dell' omicidio. Ma finché non la trovano e fino a quando tutte le ricerche si rivelano inutili, Elisa Pomarelli è ancora una ragazza di questa terra. Terra di profumi buoni. Di salumifici sopraffini e persone gentili. Sognava di diventare brava a coltivarla, voleva avere una fattoria, ecco perché talvolta usciva con Massimo Sebastiani. Si conoscevano da più di tre anni. Cercava di farsi insegnare un mestiere. E lui, invece: «La mia fidanzata».
sopralluogo del magistrato a casa di massimo sebastiani
Dopo la svolta nelle indagini, ieri sono state interrotte le ricerche. Erano andati insieme gli amici con i parenti, i volontari e la protezione civile. E mentre loro si dividevano per squadre e gridavano nei boschi il nome di Elisa, la trama di quell' ultima domenica d' agosto è stata ricostruita interamente.
Dopo il pranzo al ristorante "Il lupo", si spegne il telefono di Elisa Pomarelli. L' ultimo segnale è nella zona di Carpeneto, vicino alla casa di lui. Alle 14.47 Massimo Sebastiani ricompare. Fa benzina al Total sullo stradone, la Provinciale. Chiede 20 euro, invece dei soliti 10. Al titolare, dice: «Volevo fare un giro con la mia ragazza ma lei non è voluta venire». Alle 15.45 è davanti al bar tabaccheria di Celleri di Carpaneto gestito dalla signora Celestina Faimali: «In quel momento c' era Fabio, il mio collega. Vede Sebastiani scendere dall' auto.
Si mette le ciabatte prima di entrare. Indossava pantaloncini corti che sembravano bagnati, era bagnato anche nei capelli. Chiede dell' acqua. La scola in un colpo solo. Dice che aveva bisogno di digerire perché aveva un peso sullo stomaco. Saluta e se ne va». Va a bere anche un bicchiere di vino dal padre della sua ex compagna, questa, sì, confermata come tale. Lascia l' auto parcheggiata davanti a casa, il telefono sul sedile.
Quindi, con una felpa e un piccolo zaino, così verrà avvistato l' ultima volta, si incammina in direzione dei boschi. «Conosce perfettamente questo territorio», dice il gestore dei ristorante "Il lupo". «Potrebbe sopravvivere delle settimane. Massimo sa pescare, sa cacciare. È una specie di Rambo. Non ha paura dei cinghiali. Batte quelle zone da quando era un ragazzino». In tre punti distinti della zona, sabato pomeriggio, i cani molecolari hanno fiutato le sue tracce. C' è un uomo in fuga nella selva. C' è una ragazza scomparsa.
«Nell' ultimo messaggio Elisa mi ha scritto che voleva darmi delle uova fresche dal pollaio» ha raccontato Francesca Pomarelli, sua sorella, in un' intervista al quotidiano Libertà di Piacenza.
«Con Massimo non erano fidanzati. Lei sognava di aprire un' azienda agricola. Stava cercando di farsi aiutare. Mia sorella è molto genuina, trasparente. Si fidava».
Le amiche continuano a scrivere messaggi per lei: «Piccola Elisa, così tenera e indifesa. Occhi da micia. Ovunque tu sia, resisti». È passata una settimana da quel pranzo al ristorante "Il lupo". Quando cala la notte, i boschi diventano impenetrabili. Un temporale in lontananza scuote la terra e per un attimo rischiara i rami. Nessuna notizia della ragazza che sorrideva sempre.
elisa pomarelli massimo sebastiani