Estratto dell'articolo di Antonio Polito per www.corriere.it
Una nave misteriosa carica di fertilizzante potenzialmente esplosivo è ancorata a pochi chilometri dalla costa inglese del Kent: ma dietro si intravede una operazione della «flotta fantasma» russa che dall’inizio della guerra in Ucraina trasporta armi e petrolio per conto di Mosca.
La Ruby – questo il nome del cargo – è salpata un mese fa dal porto russo di Kandalashka, nella penisola di Kola, vicino alla Finlandia: il vascello batte bandiera maltese ma è registrato come proprietà di una società di Dubai, che però stranamente opera dal porto siriano di Tartus, che guarda caso è la base russa nel Mediterraneo da cui si muove la «flotta fantasma». La Ruby è stata noleggiata da un’altra società di Dubai legata ai russi: un sistema di scatole cinesi che sembra fatto apposta per confondere le acque.
esplosione al porto di beirut 13
Il cargo trasporta 20 mila tonnellate di nitrato di ammonio: nel 2020 meno di 3 mila tonnellate di questo fertilizzante scoppiarono in modo accidentale a Beirut uccidendo più di 200 persone. Si tratta di un composto che può esplodere a contatto col fuoco: e a quanto pare la Ruby è in pessime condizioni.
La nave dei misteri ha provato ad attraccare nel porto norvegese di Tromso per riparazioni, ma le autorità locali hanno negato il permesso per i rischi connessi al carico. Ha allora navigato lungo tutto la costa norvegese, ormeggiando per breve tempo anche in prossimità della base Nato di Andoya. [...]
esplosione al porto di beirut 8
Allora si è diretta verso le coste inglesi e ha gettato l’ancora davanti a Margate, nel Kent, in attesa di ricevere l’autorizzazione ad attraversare il Canale della Manica. Il cargo è diretto a Malta, ma pure le autorità maltesi dicono che non la faranno avvicinare se prima non si libera del suo carico.
Quello che non si capisce è perchè la Ruby non sia tornata in Russia, se aveva bisogno di riparazioni: Mosca ha usato in passato navi civili per monitorare infrastrutture critiche come oleodotti e gasdotti nei mari del Nord e c’è chi pensa che la missione della Ruby sia un modo di testare le reazioni dei Paesi Nato di fronte a un vascello pericoloso. [...]
Ma oltre alle attività del «Sirian Express», nel Mediterraneo opera anche la flotta fantasma di petroliere del Cremlino, registrate sotto altre bandiere, da Panama alla Liberia al Gabon. Si tratta di tanker che esportano clandestinamente il greggio russo con un sistema rischiosissimo: l’oro nero viene trasbordato in alto mare su altre petroliere e sempre in mare avviene il relativo pagamento.
Si tratta di un sistema che è ad alto rischio ambientale, accresciuto dal fatto che la flotta fantasma è costituita da vecchie navi che operano senza assicurazione e al fuori dai regolamenti marittimi: un modus operandi che ricorda da vicino quello del misterioso cargo arrivato ora davanti alle coste inglesi.
palazzi distrutti dall'esplosione al porto di beirut