«Nelle classi ci sarà sempre qualcuno di non vaccinato. E questo creerà una situazione di disagio, con il rischio di emarginazione da parte dei ragazzi che vorrebbero levare la mascherina». È questo l'allarme lanciato dal presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, dopo l'annuncio dei ministri Speranza e Bianchi della possibilità di abbassare le mascherine nelle classi in cui tutti gli studenti sono vaccinati. «Si pensi, per esempio, se in una classe di 25 studenti c'è solo uno senza vaccino - sottolinea all'Ansa -, come si sentirà questo ragazzo?».
«Fermo restando che aspiriamo tutti a tornare a una situazione di normalità, resta il fatto che né i dirigenti né i docenti possono avere informazioni sullo stato di vaccinazione di un alunno. Come facciamo dunque a saperlo?», si chiede ancora Giannelli. «Si potrebbe ovviare con una super app, come quella che dovrà essere varata per i docenti, con cui si può sapere quali sono le classi completamente vaccinate senza dover chiedere ad ognuno certificati o documentazioni», conclude il presidente dell'Anp.
Ad esprimere dubbi sull'annuncio di Speranza e Bianchi è anche il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso: «Mi permetto di sollevare delle questioni pratiche. Intanto ci sono classi in cui sono presenti contemporaneamente minori di 12 anni, che non hanno la possibilità di vaccinarsi non esistendo un protocollo approvato per i più piccoli, e ragazzi più grandi: in questo caso, quindi, l'abbassamento delle mascherine non sarebbe comunque possibile e si rischierebbe di creare gruppi contrapposti di studenti». Altra criticità - prosegue il sottosegretario leghista — è il rischio che «i compagni indichino un alunno come responsabile dell'obbligo delle mascherine, creando una potenziale situazione di bullismo o discriminazione».
A intervenire sull'intenzione del ministro Bianchi di far togliere le mascherine nelle classi in cui tutti i ragazzi sono vaccinati è la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia, che all'Adnkronos sottolinea: «Condivido l'obiettivo. Non credo possa entrare in vigore nell'immediato perché sono necessarie ulteriori valutazioni e va sempre considerato l'andamento dei contagi».
Detto questo occorre una valutazione approfondita - rimarca Floridia — : «Il mio timore è che si possano creare discriminazioni tra gli studenti non essendo possibile, a normativa vigente, sapere se gli studenti e le studentesse siano vaccinati o meno e soprattutto non possiamo rischiare di vanificare gli sforzi che abbiamo profuso per portare i ragazzi in presenza per l'intero anno scolastico».
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