Matteo Sorio per www.corriere.it
Un malore improvviso. È morto così, martedì 13 settembre, in mattinata, Andrea Riello. Classe ‘62, l’imprenditore veronese si trovava a Minerbe (Verona), nella sede della Riello Sistemi Spa, la società fondata dal padre Pilade nel 1963 e da lui oggi guidata. Parliamo di uno dei tanti tasselli della Riello Industries, che ha visto i figli Giuseppe, Pierantonio, Nicola e appunto Andrea portare avanti la vocazione imprenditoriale di Pilade.
Dai primi anni ‘90, Riello è stato anche impegnato in attività associative in Confindustria: tra le altre, dal 2000 al 2004 è stato presidente di Ucimu, l’associazione nazionale di categoria che riunisce i costruttori di macchine utensili, e dal 2002 al 2004 è stato al vertice di Federmacchine, la federazione nazionale di Confindustria che riunisce le undici associazioni di categoria dei costruttori di macchinari. Nel maggio 2005 è eletto alla guida di Confindustria Veneto, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2009.
Andrea Riello si era laurato a 23 anni, in Economia aziendale all’università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo la laurea - è il 1986 - aveva viaggiato all’estero per completare il percorso di formazione: prima il trasferimento a Bruxelles, poi a Londra per le prime esperienze di lavoro.
andrea riello emma marcecaglia
A Londra aveva frequentato per un anno il Polytechnic of Central London, corso in Scienze Finanziarie. Tornato in Italia tre anni dopo, era entrato nell’impresa di famiglia: Riello Macchine (Riello Sistemi spa) di cui diventa amministratore delegato a partire dal 1991 e poi direttore generale. Dal 2001 era presidente di Gruppo Riello Sistemi, tra i più evoluti in Europa nel settore delle macchine dei sistemi di produzione: quattro stabilimenti, fra cui quello di Minerbe, e più di 500 dipendenti.
Nel ‘92 Riello era diventato presidente del Confidi (Consorzio garanzia fidi degli imprenditori) dell’associazione territoriale della provincia di Verona. Era entrato anche nel consiglio direttivo di «Ucimu-Sistemi per produrre», di cui aveva assunto la vicepresidenza nel ‘94 e la presidenza sei anni dopo.
Dal giugno 2002, è nel consiglio direttivo di Confindustria, prima col presidente Antonio D’Amato, poi per l’intero arco della presidenza Montezemolo e, infine, con Emma Marcegaglia. A maggio 2005 è eletto presidente di Confindustria Veneto, carica che cede a gennaio 2009. Negli stessi anni Andrea Riello era stato il presidente della Fondazione Campiello, struttura che sottende al più importante premio letterario tricolore.
Dal 2006 a marzo 2010 è stato anche consigliere di amministrazione di Save SpA, società quotata alla borsa di Milano, concessionaria della gestione dell’aeroporto di Venezia. Infine le banche. Andrea Riello è stato nei cda di vari istituti, quali Credito Bergamasco-Gruppo Banco Popolare e Cassa di Risparmio del Veneto-Gruppo Banca Intesa. Dal maggio 2009 è stato membro del consiglio di amministrazione di Unicredit Corporate Banking Spa.