Anna Guaita per “il Messaggero”
Una volta erano le superpotenze a gareggiare nello spazio. Ora sono i miliardari.
Dall' alto dei loro patrimoni vasti come il Pil di interi Paesi, Elon Musk, Jeff Bezos e Richard Branson talvolta sembrano comportarsi come bambini capricciosi.
LA DECISIONE
Come altro interpretare la decisione di Branson di strappare a Bezos il record di primo miliardario su un volo suborbitale?
Bezos, il fondatore di Amazon, aveva già annunciato che decollerà il 20 luglio, 52esimo anniversario della discesa del primo uomo sulla luna. Ma ecco che Branson gli strappa il tappeto da sotto i piedi: lui volerà l' 11 luglio, nove giorni prima.
Da notare: tutti e due a loro volta hanno fatto lo sgambetto a Elon Musk, il miliardario della Tesla, fondatore di SpaceX, il cui primo volo di soli civili sarà in autunno. Molti interpretano questi gesti come forme di protagonismo, reazioni di invidia, se non addirittura capricci infantili. Nella realtà, dietro questa corsa a essere i primi ci sono interessi per centinaia di miliardi di dollari. Intanto va sottolineato che Elon Musk è su un piano diverso rispetto a Bezos e Branson, in quanto già dallo scorso novembre la sua Crew Dragon, costruita dalla società SpaceX, ha ottenuto la certificazione della Nasa per il trasporto di astronauti da terra alla Stazione spaziale, e ha già trasportato individui e cargo.
In autunno la Crew Dragon dovrebbe entrare in orbita per quattro giorni con un equipaggio di soli civili, senza astronauti. Branson e Bezos invece stanno per il momento combattendo per il primato nei voli sub-orbitali. Lo scopo è di lanciare il cosiddetto turismo spaziale, ma molto più importante sarà il lancio di satelliti e quindi il dominio del settore delle telecomunicazioni a banda larga.
Chi vince, di fatto sarà in grado di garantire al mondo un wi-fi affidabile e veloce fin nei luoghi più sperduti.
Richard Branson annuncia il volo nello spazio 2
LA FIDUCIA
Se Jeff Bezos e Richard Branson salgono sui loro aerei suborbitali non lo fanno per protagonismo, ma perché mettendo in ballo la propria vita dimostrano di essere sicuri dei loro scienziati e delle loro società, e questo vuol dire generare fiducia nei consumatori e soprattutto nei finanziatori. Dunque Branson salirà sulla Unity, prodotta dalla sua società Virgin Galactic, domenica 11 luglio.
Martedì 20 luglio Jeff Bezos sarà passeggero, con il fratello Mark, della New Shepard, prodotta dalla società Blue Origin.
Tutti e due questi voli sono suborbitali, cioè non sono in grado di compiere un' intera orbita intorno alla terra, ma sono in grado di regalare ai passeggeri almeno cinque minuti in assenza di gravità a unaltezza di circa 80 chilometri sopra la superficie del nostro pianeta.
Musk ha gli occhi puntati sulla colonizzazione della Luna come trampolino verso Marte, ma anche Bezos e Branson non intendono fermarsi a sfruttare il cortile di casa nostra, e oltre al turismo e ai satelliti puntano sullo sfruttamento di altri pianeti o comunque di asteroidi, da cui estrarre metalli preziosi.
Dopo venti anni di prove e dopo tanti fallimenti, insomma, quello che la rivista Forbes ha definito lo space capitalism comincia a offrire qualcosa di concreto.
spacex crew dragon 2 Richard Branson annuncia il volo nello spazio spacex crew dragon 3 spacex crew dragon 4 spacex crew dragon 8 BEZOS BLUE ORIGIN 9 Richard Branson Richard Branson a bordo della nave Virgin BEZOS BLUE ORIGIN