(ANSA-AFP) - La legge del periodo coloniale che criminalizzava le relazioni tra persone dello stesso sesso in Namibia è stata annullata dall'Alta corte del Paese con una sentenza gradita alla comunità Lgbtq+. Questa, secondo le organizzazioni non governative, nell'ultimo anno ha dovuto affrontare crescenti segnali di intolleranza.
"Il reato di sodomia è dichiarato incostituzionale e non valido", ha dichiarato l'Alta corte della capitale namibiana, Windhoek, aggiungendo che incostituzionali sono anche i "reati di sesso contro natura". La causa era stata intentata da un attivista Lgbtq+ della Namibia. "Non siamo convinti che in una società democratica come la nostra sia ragionevolmente giustificabile considerare un'attività come criminale solo perché alcuni, o forse la maggioranza dei cittadini. non la accettano", hanno sentenziato i giudici dell'Alta corte.
La loro decisione può essere oggetto di appello alla Corte suprema. La legge sulla sodomia che vieta i rapporti tra persone dello stesso sesso in Namibia risale al 1927, quando il Paese era sotto il controllo del Sudafrica. La norma non è stata modificata dopo l'indipendenza del 1990, ma è stata raramente applicata.