Marco Giusti per Dagospia
Bella, sofisticata, moderna, giustamente scandalosa, Teresa Gimpera, celebre attrice e modella catalana, scomparsa ieri a 87 anni, sopravvissuta di dieci anni al suo adorato compagno, l’attore americano Craig Hill, negli anni ’60 e ’70 è stata l’immagine stessa della nuova Spagna post-franchista e della nuova cultura catalana, passando dalle tante coproduzioni italo-spagnole, western, euro-spy, gialli, alla cosiddetta Scuola di Barcellona, cioè al cinema post-franchista di Gonzalo Suárez , Vicente Aranda e Jorge Grau, diventandone l’indiscutibile musa e dimostrando di essere qualcosa in più di una modella.
Non a caso è la protagonista di “Lo spirito dell’alveare” di Vicente Aranda. Dopo aver lasciato allentato col cinema, fondò nel 1985 a Barcellona anche una scuola e un’agenzia di modelle, la "Gimpera Models", gestita da uno dei suoi figli col primo marito, Job Sarsanedas. Nel 1990 sposa Craig Hill, che, come lei aveva attraversato tutto il cinema popolare spagnolo degli anni ’60. Nata a Igualada, Barcellona, nel 1936, Teresa Gimpera, ribattezzata Gim già da modella, lavora fin dagli anni ’60 come attrice pubblicitaria con Leopoldo Pomés. Ma fu il fotografo Oriol Maspons a sistemarla come ragazza Vim, per un detersivo per cucina tedesco.
Tra il 1966 e i primi anni’70 fa ogni genere di film. La troviamo in “Fata Morgana”, poi in “Black Box Affair – Il mondo trema” di Marcello Ciorciolini dove inonctra per la prima Craig Hill, il suo ultimo compagno, “Wanted” di Giorgio Ferroni assieme a Giuliano Gemma, “Agente speciale L.K.”, divertente eurospy di Jesús Franco (1967), nel parodistico “Spia spione” di Bruno Corbucci con Lando Buzzanca, nel thriller “L'assassino di Javier Setó, nel bellico “La battaglia d'Inghilterra” di Enzo G. Castellari, nel western “Kidnapping! Paga o uccidiamo tuo figlio” di Alberto Cardone . Nel 1969 viene incoronata Lady Spagna e poi Lady Europa.
La troviamo nel 1971 in “Le pistolere” di Christian-Jaque con Brigitte Bardot e Claudia Cradinale, nell’horror “Il cadavere di Helen non mi dava pace” di Alfonso Balcázar . Ma la troviamo anche in “Il conte Dracula” di Jesus Franco con Christopher Lee, “Una tomba aperta… una bara vuota”, “El extrano caso del doctor Fausto”, “I diabolici convegni”, “La notte dei diavoli”, horror di Giorgio Ferroni diventando una icona dell’horror europeo. Fece anche molti western come “Campa carogna... la taglia cresce”, di Giuseppe Rosati con Gianni Garko. Lasciò il cinema commerciale di coproduzione italo-spagnola dichiarando che era suo desiderio non “mostrare più il culo”.
Negli anni ’70 diventò a diventare un’attrice seria e preparata per film d’autore della scuola di Barcellona e al contempo visse come meglio credeva, senza una casa, con una serie di amanti, come Oriol Regás, negli anni che la videro come anima della discoteca “Boccaccio”. La troviamo così in “Lo spirito dell'alveare” di Víctor Erice, dove si capì realmente cosa valeva, ma anche in “Una breve vacanza” di Vittorio De Sica, nel thriller “...e poi, non ne rimase nessuno” di Peter Collinson. Gira ancora commedia, come “Mi scappa la pipì papà” di Antonio Mercero (1977) o erotici come “Vacanze erotiche di una minorenne” di Zacarías Urbiola.
Sono considerati titoli più seri “Borrasca” di Miguel Ángel Rivas (1978), “Cartas de amor de una monja” di Jorge Grau (1978), “La ocasión” di José Ramón Larraz (1978) e “Los embarazados” di Joaquín Coll Espona. Dalla metà degli anni’80 si dedica più agli affari, alla sua agenzia e scuola di modelle, segue il dramma della liunga agonia del figlio Joan, ammalato di Aids. Poi incontrerà Craig Hill e si sposeranno. Su ritirò dal cinema nel 2017 a 80 anni con “Los del tunel” con Arturo Valls, Natalia de Molina or Neus Asensi. Fu nonna e bisnonna. Una vita piena.
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