NIENTE NOZZE, NEL NOME DI D-IOR! – A CHI LAVORA ALL'ISTITUTO PER LE OPERE DI RELIGIONE, LA BANCA DEL VATICANO, È VIETATO CONVOLARE A NOZZE CON UN COLLEGA, PENA IL LICENZIAMENTO. LO PREVEDE IL NUOVO REGOLAMENTO INTERNO. L’UNICA SOLUZIONE È CHE UNO DEI DUE SI DIMETTA – LA NORMA HA CREATO PROBLEMI A DUE GIOVANI IMPIEGATI, CHE SI SONO CONOSCIUTI AGLI SPORTELLI E VORREBBERO DIVENTARE MARITO E MOGLIE. E IL CASO È ARRIVATO ALL'ULSA, IL TRIBUNALE DEL LAVORO D'OLTRETEVERE – IL PRECEDENTE DELLA LETTERA DI 49 CUSTODI DEI MUSEI VATICANI

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Franca Giansoldati per “il Messaggero”

 

ior - citta del vaticano ior - citta del vaticano

Incontrarsi sul posto di lavoro, innamorarsi e decidere di sposarsi può costare molto caro agli impiegati dello IOR, la banca del Vaticano perché si prospetta il licenziamento in tronco. I dipendenti che decidono di unire le proprie vite, convolare a nozze e metter su famiglia rischiano di trovarsi di fronte ad una scelta terribile tra la vita privata e il mantenimento del proprio impiego.

 

Tutta colpa di una norma draconiana, inflessibile, che di fatto va a cozzare contro la predicazione di tutti i Pontefici e, non ultima, alla libertà delle persone. [...]

 

Eppure per coloro che sono assunti dall'Istituto per le Opere di Religione può scattare inesorabile la fine del contratto di lavoro a partire dai 30 giorni della celebrazione del matrimonio, a meno che uno dei due non decida di lasciare l'impiego volontariamente.

 

ior - citta del vaticano ior - citta del vaticano

Solo in questo modo le dimissioni volontarie di uno dei due assicurano il posto di lavoro all'altro. Nel nuovo regolamento entrato in vigore al Torrione di Niccolò V marito e moglie non possono condividere la vita lavorativa. «E' vietata l'assunzione di coniugi, consanguinei fino al quarto grado e di affini in primo e secondo grado, secondo il computo canonico, di persone e amministratori all'interno dell'Istituto» si legge.

 

Il testo del regolamento prosegue: «Anche al fine di garantire la parità di trattamento con i soggetti di cui al comma 3 che precede la celebrazione del matrimonio canonico tra un dipendente dell'istituto e un altro dipendente dell'Istituto o di altre amministrazioni dello Stato della Città del Vaticano, costituisce causa di perdita dei requisiti di assunzione. La presente causa di perdita dei requisiti di assunzione si intende superata per uno dei due coniugi qualora l'altro coniuge cessi il proprio rapporto lavorativo con L'Istituto e con le altre amministrazioni del Vaticano nel termine di 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio».

 

ior - citta del vaticano ior - citta del vaticano

Ne consegue che «qualora la perdita dei requisiti di cui al presente comma non sia superata per effetto di quanto sopra previsto, l'Istituto ha il diritto di recedere immediatamente dal rapporto di lavoro in essere con i dipendenti».

 

Nel silenzio imbarazzato del Vaticano questa norma draconiana avrebbe già creato sofferenze a due giovani impiegati che, come spesso accade nelle grandi aziende, si sono conosciuti agli sportelli, è scattata la scintilla di Cupido e ora vorrebbero sposarsi. Ma di fronte a questo scoglio che appare insormontabile non sanno come fare. Il caso (per ora unico) è arrivato all'Ulsa, il tribunale del lavoro d'Oltretevere, che non ha ancora prodotto alcuna decisione in merito. Nel frattempo - tra stupore e incredulità - la notizia è andata a gonfiare il malcontento che continua a serpeggiare carsico. Proprio in questo ultimo periodo anche in altre amministrazioni vaticane (autonome rispetto allo IOR) sono affiorati problemi di altra natura.

 

Per esempio la lettera collettiva, una sorta di class action, di 49 custodi dei Musei Vaticani. Hanno inviato al Governatorato una lunga lettera per domandare maggiori tutele, lamentando anche abusi di potere.

 

SEDE DELLO IOR IN VATICANO SEDE DELLO IOR IN VATICANO

Aveva sollevato un certo scontento pure il regolamento interno della Fabbrica di San Pietro che vieta i tatuaggi e i piercing a vista, oltre al divieto delle convivenze more uxorio. Che al di là del Tevere non sia facile difendere i propri diritti per i lavoratori non è una novità. Ne sa qualcosa l'unico organo sindacale esistente, l'ADLV, che sul sito ha scritto. «Per noi comporta non poca fatica, perché di fronte ai diniego rischiamo di essere presi dallo scoramento (...) e siamo convinti che un dipendente stimolato è più motivato. Lo dimostra anche una ricerca dell'Università di Oxford, secondo la quale un lavoratore soddisfatto aumenta la sua produttività di almeno il 12%».

VATICANO, SEDE IOR VATICANO, SEDE IOR SEDE DELLO IOR IN VATICANO SEDE DELLO IOR IN VATICANO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..

DAGOREPORT - AL CUOR DI GIULI NON SI COMANDA! ACCECATO DAL FASCINO DARDEGGIANTE DI FRANCESCO SPANO, IL MINISTRO BASETTONI L’HA DESIGNATO SUO CAPO DI GABINETTO. MAI NOMINA FU TANTO SCIAGURATA: COLLABORATORE DI GIULIANO AMATO E DI MARIA ELENA BOSCHI, SEGRETARIO GENERALE AL MUSEO MAXXI EPOCA MELANDRI, IL TENEBROSO SPANO FU TRAVOLTO NEL 2017 DA UNO SCANDALETTO CHE LO COSTRINSE, TRA L'ALTRO, A DICHIARARE LA SUA OMOSESSUALITÀ - UN PEDIGREE LONTANO UN VENTENNIO DAI VALORI DI “IO SONO GIORGIA: SONO UNA DONNA, SONO UNA MADRE, SONO CRISTIANA” - AGGIUNGERE L’ARROGANZA IN GILET DAMASCATO DI GIULI-RIDENS CHE SE N’È ALTAMENTE FREGATO DI COMUNICARE AI SOTTOSEGRETARI MANTOVANO (ULTRA-CATTOLICO) E FAZZOLARI (ULTRA-TUTTO), DELLA SUA VOLONTÀ DI NOMINARE IL SUO COCCO GAIO E DE SINISTRA - L’INCAZZATURA DELLA FIAMMA TRAGICA DEFLAGRA AL PENSIERO CHE SPANO PARTECIPERÀ AI PRE-CONSIGLI DEI CDM. METTERÀ PIEDE NEL SANCTA SANCTORUM DEL GOVERNO, OCCHI E MANI E ORECCHIE SUI DOSSIER IMPORTANTI, E PER UNA SQUADRA DI GOVERNO OSSESSIONATA DAI COMPLOTTI, ESASPERATA DAI TRADIMENTI E INFILTRATA DAGLI “INFAMI” LA SUA PRESENZA SARÀ COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO

DAGOREPORT - A METÀ NOVEMBRE SI CONOSCERÀ IL DESTINO DELL’ARMATA BRANCAMELONI: RIMPASTO SÌ, RIMPASTO NO? - LA MELONI VORREBBE LIBERARSI DI MINISTRI INCAPACI O IMPALPABILI E TAJANI SAREBBE BEN FELICE DI SOSTITUIRE LO ZOPPICANTE ZANGRILLO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE), L’INESISTENTE BERNINI (UNIVERSITÀ), L’INCONCLUDENTE PICHETTO FRATIN (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA), EREDITATI DALLA GESTIONE BERLUSCONI-FASCINA-RONZULLI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI NON VEDE L’ORA DI GIRARE I TACCHI VISTO COME È RIDOTTO IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO - TRABALLA DANIELA SANTANCHE’ (IN POLE C’E’ FOTI), PER IL DOPO-FITTO SCALPITA CIRIELLI, MELONI VORREBBE SILURARE URSO E "RICOMPENSARE" RAMPELLI - SALVINI E LE SMANIE DI VANNACCI: SOGNA DI FARE IL MINISTRO…