NO COVID, NO MAGNI - XI JINPING SI È FATTO PRENDERE LA MANO DALLA POLITICA DEL “COVID ZERO”: IL DITTATORE COMUNISTA NON VUOLE PERDERE LA FACCIA E INTIGNA CON LOCKDOWN E CHIUSURE CONTRO OMICRON. LA NOVITÀ È CHE LA CINA HA DECISO DI USARE I FONDI DESTINATI A POVERI E INFRASTRUTTURE PER COMPRARE ALTRI TAMPONI. MA COSÌ RISCHIA IL TRACOLLO ECONOMICO: FARE COSÌ TANTI TEST COSTERÀ FINO ALL'1,8% DEL PIL. SENZA CONSIDERARE CHE I CINESI NON SONO FESSI E SI SONO ROTTI LE PALLE: “RIUSCIREMO A SOPRAVVIVERE AL VIRUS, MA POTREMMO FINIRE PER MORIRE DI FAME…”

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Estratto dell’articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”

 

xi jinping con la mascherina 2 xi jinping con la mascherina 2

«Sì, riusciremo a sopravvivere al virus, ma potremmo finire per morire di fame con l'economia al collasso.

 

Io me la cavo ancora bene - ci aveva raccontato qualche giorno fa Wang, piccolo imprenditore che vive nel distretto pechinese di Chaoyang - ma a rimetterci saranno coloro la cui bocca deve fermarsi fin quando le mani sono ferme», disse citando un detto popolare.

 

[…] Di abbandonare la strategia Zero- Covid il Partito non ne ha nessuna intenzione, nonostante i dati economici di aprile decisamente non buoni (vendite al dettaglio -11,1%, produzione industriale -2,9%).  Anzi, ora rilancia.

 

Secondo il Financial Times , Pechino ha chiesto ai governi locali, già in difficoltà economiche, di dirottare i fondi destinati alla lotta alla povertà e per le infrastrutture per finanziare, invece, l'acquisto di tamponi per la campagna di test di massa che si sta espandendo ormai in quasi tutto il Paese.

 

cittadini in fila per scappare da shanghai 2 cittadini in fila per scappare da shanghai 2

La lotta alla povertà è stata il cavallo di battaglia del presidente Xi, ora la "guerra" va fatta a Omicron. E va vinta. Già la settimana scorsa il governo aveva annunciato il piano per disseminare di cabineper i test le principali città del Dragone, visto che ora serve un risultato negativo nelle ultime 48 ore per fare praticamente qualsiasi cosa. […]

 

Ma quanto sta costando alla Cina trasformare il Paese in un enorme tamponificio? Fare test ogni 48 ore potrebbe costare fino all'1,8% del Pil, scrive la banca giapponese Nomura.

 

E a inizio maggio un rapporto della Soochow Securities faceva previsioni simili: se tutte le città di primo e secondo livello (505 milioni di residenti) andassero avanti per un anno con i test di massa, il conto arriverà a 1,7 trilioni di yuan (240 miliardi di euro): l'1,5% del Pil del 2021.

TRAFFICO FUORI DAL PORTO DI SHANGHAI TRAFFICO FUORI DAL PORTO DI SHANGHAI

 

 

 

Ogni giorno si moltiplicano le testimonianze di persone chiuse in casa da settimane o costrette nelle strutture per le quarantene. Nel villaggio di Liuanzhuang, nord di Tianjin, […] si vedono migliaia di persone (circa 10mila) per strada dirigersi verso dei bus: direzione isolamento.

 

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