1 - PEC RACCOMANDATA
Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per “la Stampa”
Da domani, 6 luglio, si potrà scegliere di ricevere via Pec (Posta elettronica certificata) gli avvisi importanti della Pubblica amministrazione come multe, raccomandate, cartelle esattoriali e comunicazioni fiscali varie.
La novità semplificherà la vita e farà risparmiare qualche soldo. Va detto che questa nuova strada non è obbligatoria. Riguarderà infatti soltanto i cittadini che iscriveranno o che hanno già iscritto la propria Pec nell'Indice Nazionale dei Domicili Digitali (Inad), attivo dallo scorso 6 giugno, e che consentirà di ricevere comunicazioni ufficiali con valore legale.
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Si tratta in pratica di un elenco, come se si trattasse di una sorta di "Pagine Gialle" delle Pec. Chi non farà la scelta di passare al nuovo sistema, continuerà a ritirare la vecchia raccomandata cartacea. In un primo momento ci sarà però un doppio binario: secondo il decreto approvato in via definitiva e in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è previsto un periodo transitorio fino al 30 novembre 2023 allo scopo di permettere a tutti i cittadini di adeguarsi alle nuove disposizioni.
[…] Per accedervi occorre essere muniti di Spid (Sistema Pubblico d'Identità Digitale), Cie (Carta d'Identità Elettronica) o Cns (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta entrati si può inserire il proprio recapito certificato, Pec. Possono iscriversi le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, così come i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi e gli enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione nell'Ini-Pec.
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Va detto che a partire dal 6 luglio 2023 le Pubbliche amministrazioni utilizzeranno, se presente nell'elenco, il domicilio digitale per tutte le comunicazioni con valenza legale ma, a partire dalla stessa data, chiunque potrà consultare liberamente questo registro dall'area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione, inserendo semplicemente il codice fiscale della persona di cui si vuol conoscere il domicilio digitale. […]
2 - NESSUN OBBLIGO, LA NOVITÀ RESTA UN'OPZIONE CHI NON SI ADEGUA RICEVERÀ ANCORA LA CARTA
Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per “la Stampa”
[…] Quali sono i vantaggi di questo nuovo sistema?
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I benefici sono tanti. Per esempio non occorrerà più rincorrere la comunicazione persa perché assenti al momento della consegna da parte del postino. Da considerare sono anche i costi più bassi: la Pec, nonostante l'attivazione non sia un servizio gratuito (costa in media intorno a 5 euro l'anno), permetterà di risparmiare sulle spese dell'invio degli atti. Inoltre dopo aver registrato il proprio domicilio digitale su Inad, le notifiche arriveranno in tempo reale, senza ritardi o problemi relativi al mancato recapito.
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