(ANSA) - Torna a far parlare di sé Villa Altachiara, la residenza costruita dal conte di Carnavon incastonata sul promontorio di Portofino teatro della misteriosa morte della contessa Francesca Vacca Agusta avvenuta nel 2001.
Oggi le polemiche riguardano la ristrutturazione e taglio delle alberature commissionati dal magnate russo Eduard Khudaynatov che nel 2015 acquistò la villa per oltre 25 milioni di euro.
Il capogruppo regionale di Linea Condivisa Giovanni Pastorino ha presentato un'interpellanza in Consiglio regionale per denunciare che i lavori in corso rischiano di "comportare una devastazione dell'ambiente e delle sue ricchezze naturalistiche ed ecosistemiche protette all'interno di Rete Natura 2000 e dalle norme a tutela del Parco nazionale di Portofino.
"A seguito della vendita della villa nell'ex Parco regionale di Portofino sono stati effettuati numerosi tagli di alberi e arbusti, è stato effettuato un ingente movimento terra e sono stati costruiti muri in cemento - denuncia Pastorino - Sarebbe prevista la posa di tubazioni e cavi elettrici al di sotto della strada già esistente ma questo non giustificherebbe lo scempio documentato dagli ambientalisti.
E pare siano previsti lavori per la realizzazione di un ascensore che condurrebbe direttamente alla villa partendo da Portofino e che questo comporterebbe lavori oltre che per la realizzazione del pozzo dell'ascensore anche del tunnel per raggiungerlo e, verosimilmente, un parcheggio sotterraneo vicino al tunnel.
Tutto questo appare incompatibile con la delicatezza del sito dove possono essere causati movimenti franosi o intercettate sorgenti o falde - ha concluso - e ove si potrebbe compromettere l'attuale paesaggio".
L'assessore regionale ai Parchi Alessandro Piana ha replicato: "l'Ente Parco ha rilasciato alcuni nullaosta per gli interventi in corso di realizzazione e le autorizzazioni e i permessi di costruire sono di competenza del Comune di Portofino, che deve controllare la corretta esecuzione degli interventi".
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