Ha denunciato di aver subito per mesi e mesi violenze e vessazioni da parte dei suoi genitori perché aveva confessato loro di essere omosessuale. Lo hanno preso a schiaffi, a calci e lo avrebbero persino minacciato di dargli fuoco. Tanto che una mattina,- stando ai suoi racconti- sarebbe stato cosparso di benzina ai piedi per fargli capire che non «scherzavano».
Una storia drammatica che ha visto protagonista un ragazzino di 14 anni di Napoli che si è confidato con alcuni amici sfogandosi per quanto stava subendo. Da loro è partita una denuncia alla polizia che ha trasmesso immediatamente la segnalazione alla procura di Napoli che questa mattina ha disposto, in accordo con gli assistenti sociali, l'allontanamento del minore dalla sua famiglia, indagando poi i genitori per lesioni, maltrattamenti e minacce aggravate.
Il ragazzino è stato affiancato da Fabrizio Mazzarro, portavoce del Gay Center e dall'Arcigay di Napoli. Le indagini della polizia hanno portato nel giro di pochi giorni a verificare che quanto aveva raccontato il 14enne aveva purtroppo dei fondamenti.
«Ringraziamo il Miur e l'Oscad per il supporto fornito, che ci ha consentito di mettere in sicurezza il ragazzo - si legge in una nota di Gay Center - . Restiamo in attesa di conoscere i risvolti delle indagini, compresi i provvedimenti verso tutte le persone che sono state testimoni o erano informate delle violenze e non hanno denunciato».