Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
1 I protettori del regime non si sono accorti di nulla?
bashar al assad con vladimir putin
Russi e iraniani sono di casa in Siria, hanno uomini negli apparati e ne controllano di fatto alcuni. Sembra impossibile che siano stati colti di sorpresa da un’offensiva largamente annunciata e dal crollo dell’esercito. È possibile che sapessero quali fossero le condizioni di soldati demoralizzati e mal pagati ma per potere cambiare avrebbero dovuto investire altre risorse che non erano disponibili. Gli errori di valutazione, però, sono una costante in un’epoca di grande frammentazione e con attori minori imprevedibili. […]
2 Assad resta sul trono?
bashar al assad con vladimir putin
Dopo la caduta di ogni città spuntano le voci su una sua possibile fuga, con i familiari mandati all’estero. Dubai, Mosca e altre destinazioni sono indicate come rifugi […]
3 - Se fugge o cade, ci sono soluzioni alternative al leader?
Gli analisti suggeriscono un’opzione interna: il raìs lascia lo scettro ad una figura della nomenklatura che avvia il dialogo con l’opposizione. C’è sempre nella caduta dei regimi un organismo o un personaggio «di transizione». Che può durare oppure avere una scadenza. Dipende non solo dalla sua volontà e dai giochi, contano le condizioni esterne. […]
4 - Fin dove vogliono spingersi gli insorti?
bashar al assad con vladimir putin
L’assalto è iniziato come reazione ad attacchi pesanti da parte del regime, è poi diventato una cavalcata travolgente che ha ottenuto risultati imprevisti per coloro che l’hanno pianificata con la conquista di Aleppo, Hama e l’avanzata su Homs fino ai sobborghi di Damasco. […] Altra incognita per il futuro il rapporto di Hts con il resto della resistenza, l’Sdf (curdi e arabi), i drusi, le varie comunità locali con le quali ha siglato in alcuni casi accordi. Il movimento ha moltiplicato le iniziative per stemperare le tensioni.
5 - Cosa accade alle basi russe nel Paese?
Diverse le ipotesi. La prima. Creano un’enclave che racchiude i porti di Latakia e Tartous, la pista di Hmeimim e mantengono altre installazioni nella zona ancora in mano ai lealisti.
Servono però uomini per difendere la sacca, blogger russi hanno lanciato l’allarme sui pericoli per le installazioni. A questo proposito il centro studi israeliano Alma Center ricorda la presenza di una serie di avamposti vicini alle alture del Golan, «fortini» che sono però esposti e potrebbero essere tagliati fuori.
La seconda. Il Cremlino, in caso estremo, potrebbe decidere di abbandonare gli scali e, secondo alcuni, riposizionare la flottiglia […] a Bengasi, in Libia. I contatti con il generale Haftar, il leader della Cirenaica, vanno avanti da mesi e qui sono già presenti gli ex mercenari della Wagner. Nei giorni scorsi una delegazione militare di alto livello russa è stata in entrambi i Paesi.
6 - Cosa fa la Turchia?
Per alcuni Erdogan è il grande regista neppure troppo occulto dell’operazione. Per altri ha affiancato le mosse di al Jolani (o lo ha inseguito) ed ha mobilitato i guerriglieri filo-turchi gettandoli nella mischia visto che si sono aperte praterie grazie al ritiro lealista. Anzi c’è una tesi secondo la quale avrebbe persino fermato l’assalto a metà novembre.
Secondo un’interpretazione Ankara e Hts sono partner ma non amici, collaborano fintanto che gli conviene. […]