Una brutta storia di violenza. La Squadra Mobile della Questura di Asti, Sezione (reati contro la persona, in danno di minori, prostituzione e reati sessuali), su disposizione della procura della repubblica di Asti, ha arrestato un cittadino originario del Marocco, 36 anni, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un 14enne suo vicino di casa. Il violentatore aveva avvicinato il giovane all'interno del Parco della Resistenza, luogo di aggregazione estivo e, dopo vari approcci,è riuscito a carpire la fiducia del minore.
Il marocchino ha quindi condotto il 14enne in un palazzo dove, su un pianerottolo, ha abusato del giovane. La vittima, dopo aver subito la violenza, approfittando di alcuni rumori improvvisi che facevano supporre l'arrivo di qualche inquilino, è riuscito a fuggire per strada e successivamente a fermare alcuni passanti ai quali ha chiesto chiedeva aiuto. Immediata la telefonata al 113. Con gli agenti che si sono messi subito sulle tracce dello stupratore.
Nel corso dell'attività investigativa, dopo aver individuato l'autore, gli inquirenti hanno accertato che il luogo scelto per perpetrare la violenza non era stato scelto a caso, bensì con accuratezza, in quanto luogo prossimo alla dimora del marocchino, elemento ritenuto importante, in quanto gli aveva permesso di muoversi con padronanza nella zona. Sempre nel corso dell'attività d'indagine, si è appreso anche che il violentatore entro pochissimi giorni si sarebbe allontanato dal territorio nazionale per ritornare nel paese di origine, avendo già prenotato un volo di sola andata per il Marocco.
Pertanto, grazie anche ai numerosi, precisi e chiari elementi di reità raccolti a carico dell'uomo, e stante il grave pericolo di fuga, il pm titolare dell'indagine ha emesso a suo carico un decreto di fermo. Durante la perquisizione, eseguita al momento dell'arresto del trentaseienne, all'interno di un alloggio del medesimo palazzo ove era stata perpetrata la violenza sessuale, sono stati rinvenuti gli indumenti indossati dallo stupratore al momento della violenza.
Il cittadino marocchino, una volta fermato, è stato associato presso la casa circondariale di Torino, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il gip ha quindi convalidato il fermo e su richiesta del pm ha applicato all'indiziato della violenza la misura della custodia cautelare in carcere. E sempre ieri, nell'Astigiano, un 44enne (anche lui di origine marocchina) che già nel 2010 aveva patteggiato una condanna presso il Tribunale di Bolzano per violenza privata e maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri per i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori (stalking) e lesioni personali aggravate.
La vittima, 36 anni, moglie dello straniero, della medesima nazionalità del coniuge, risiede stabilmente in Marocco ed era giunta in Italia da pochi giorni, accompagnata dalla madre, per far incontrare i due figli minorenni con il padre e sarebbe dovuta ripartire dopo circa una settimana. Un viaggio trasformatosi in incubo.