OSTIA SCONSACRATA – SUL LITORALE E’ GUERRA TRA CLAN PER ACCAPARRARSI LE PIAZZE DI SPACCIO DELLA DROGA, DEL RACKET DELLE CASE POPOLARI E DELL’USURA – L'OMBRA DEI CASALESI - IL CAPO DELLA POLIZIA GABRIELLI: "L’ESERCITO NON SERVE..." - LA QUESTURA INVIA I RINFORZI

-

Condividi questo articolo


inviato di nemo aggredito a ostia da roberto spada inviato di nemo aggredito a ostia da roberto spada

Sara Menafra e Raffaella Troili per il Messaggero

 

Spostare agenti proprio nella zona considerata più pericolosa e sensibile della capitale. E muovere verso Ostia anche funzionari e graduati che abbiano maggiori capacità investigative a partire, quindi, dal rafforzamento della presenza degli uomini della Squadra mobile per indagare su sparatorie ed intimidazioni che sembrano avere tutte le caratteristiche di una vera e propria guerra tra clan per conquistare pezzi di un territorio che fa gola a molti. La riunione di ieri mattina a palazzo Valentini tra il prefetto, Paola Basilone, il questore Guido Marino e il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio De Vita ha puntato, prima di tutto, sull'organizzazione delle forze a Ostia. Nelle scorse settimane in molti, a cominciare dai sindacati di polizia, avevano puntato il dito contro la riduzione di personale permanente nella zona (una sola volante, per quel che riguarda la polizia, controlla l'intera area fino ad Ardea, cinquanta chilometri di costa) e dunque proprio da questo punto ieri si è scelto di ripartire. No all'intervento dell'Esercito, ha chiarito il capo della Polizia, Franco Gabrielli. «L'esercito non è una risposta - ha tagliato corto - Le risposte le devono dare primariamente le forze di polizia». Il rafforzamento delle presenze è stato concordato anche con il ministro dell'Interno, Marco Minniti, che ieri ha sentito più volte il prefetto Basilone e domenica aveva spiegato di considerare prioritario il contrasto alle mafie di Ostia. 

ostia macchina bruciata ostia macchina bruciata

 

FAIDA O NUOVE ASCESELa gente di Nuova Ostia lo sa - come pure gli investigatori - «aspettavano una stupidaggine per ricominciare la guerra, con quella capocciata Spada ha aperto un vuoto di potere». È finita la pax criminale, ma era nell'aria. Ora un braccio di ferro tra clan è in atto per accaparrarsi le piazze di spaccio della droga, del racket delle case popolari e dell'usura. Alla luce degli avvertimenti dei giorni scorsi (sparatorie e gambizzazioni), si è parlato di una faida interna tra il clan degli Spada e quello dei potenti Fasciani, da sempre alleati, ma ora con entrambi i capi in carcere (don Carmine e Roberto Spada). Ma in quel laboratorio criminale che è il X Municipio, gli investigatori considerano più probabile che altri clan possano aver approfittato della debolezza delle due storiche famiglie che si spartiscono i territori dello spaccio. Potrebbero essere i Casalesi di Casal di Principe che hanno ramificazioni nell'entroterra, ad Acilia, nella famiglia Guarnera oppure i Triassi i siciliani di Ostia, arrivati da Agrigento a gestire i chioschi sul lungomare oltre a pretendere una fetta del business della droga.

spada spada

 

CARMINE FASCIANI CARMINE FASCIANI

O ancora, i cileni di Nuova Ostia, responsabili del piccolo spaccio nella zona, forse pronti ad approfittare della debolezza dei clan più potenti. Così a Nuova Ostia nella terra degli Spada e della nuova guerra di potere, la paura, il senso di abbandono sferzano l'aria. Carcasse di auto bruciate, lapidi, pitbull incattiviti come i volti di certe anime che ciondolano ma si vede che vigilano. Il Comune non è mai entrato nelle politiche abitative, nella case di via del Sommergibile gestite dai clan è tutto occupato, serrato da porte e inferriate. Entri o esci a suon di ricatti, paghi per restarci e stare tranquillo, può capitare di dover cedere una stanza e vederti ridotto il tuo appartamento. Via Forni, via Fasan, via delle Corazzate, ogni civico racconta una sparatoria, «ma ora abbiamo paura, che un proiettile prenda anche noi», ammette chi riesce ad amare questo posto perché s'intravede il mare forse e perché «qui c'è anche tanta gente che si alza alle 3 per andare a lavorare». L'assenza di un qualsiasi controllo da parte delle istituzioni è il c'era una volta di una storia cristallizzata. Campo libero a chi estorce protezione in cambio di un piatto di pasta, chi gestisce gli appartamenti di Comune e Regione e si fa pagare la tranquillità di restarci. La gente va di corsa: «Ti devi fare gli affari tuoi, e tiri avanti». 

ostia far west ostia far west

 

ostia far west ostia far west OSTIA SUBURRA OSTIA SUBURRA

 

spari contro la casa di un componente della famiglia spada spari contro la casa di un componente della famiglia spada spada spada ostia far west ostia far west

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…