PADRE MOSTRO – A TRANI UN UOMO HA DENUNCIATO UN AMICO DI FAMIGLIA PER ABUSI SULLA FIGLIA DI 16 ANNI, MA DALLE INDAGINI EMERGE CHE ERA COINVOLTO ANCHE LUI – LA RAGAZZA VENIVA PALPEGGIATA PESANTEMENTE DA ENTRAMBI: L’AMICO DEL PADRE LE AVEVA ANCHE CHIESTO DI INIZIARE UNA RELAZIONE, E AL SUO RIFIUTO HA PUBBLICATO ALCUNI VIDEO DI MINACCIA SU TIKTOK…

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Da www.leggo.it

 

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Una ragazzina di 16 anni è stata vittima di abusi sessuali da parte del padre e di un amico di famiglia di 70 anni. La giovane, che soffre di un lieve disagio psichico, è stata salvata dalle forze dell'ordine di Trani e, dopo diversi mesi di indagini, i due uomini sono stati accusati di violenza sessuale su minore. Ma non finisce qui.

 

L'amico 70enne, infatti, dovrà rispondere anche del reato di diffamazione e minaccia per aver postato alcuni video su TikTok nei quali offendeva la giovane vittima dopo aver ricevuto il suo rifiuto alle avances sempre più spinte. 

 

La ricostruzione

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Secondo quanto ricostruito in fase di indagini, la giovane sarebbe stata palpeggiata dal padre almeno in un'occasione. L'uomo l'avrebbe trattenuta con la forza, ignorando l'insofferenza della figlia.

 

L'amico, invece, l'avrebbe prima toccata, mentre la 16enne si recava a scuola, e poi le avrebbe palpeggiato il seno, le spalle e i fianchi nonostante i rifiuti della vittima. Dopo il rifiuto l'uomo avrebbe cercato di convincerla che nelle sue attenzioni morbose non vi fosse niente di male e, anzi, chiedendole di iniziare una relazione. Il suo rifiuto lo avrebbe portato a pubblicare anche diversi video sui social in cui minacciava la giovane: «Ti rovinerò». Filmati adesso in possesso delle forze dell'ordine.

 

La denuncia

La giovane, adesso seguita dai servizi sociali e rappresentata da un curatore speciale, non avrebbe però avuto il coraggio di denunciare gli abusi e le violenze subite dai due adulti. L'indagine, infatti, è partita da una denuncia formalizzata dal padre nei confronti dell'amico di famiglia 70enne.

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Nel corso degli accertamenti delle forze dell'ordine, però, sono emerse responsabilità anche a carico del genitore. Il pubblico ministero Lucio Vaira ha chiesto e ottenuto che la testimonianza della 16enne venisse cristallizzata nell'ambito di un incidente probatorio, avvenuto negli scorsi giorni alla presenza del giudice per le indagini preliminari Marina Chiddo e della psicologa Michela Russo.

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