Marina Rissone per “la Stampa”
Per comprendere il suo mestiere, fuori dagli schemi, è fondamentale sapere che lei è la «mamma» di Oliver. Un cane problematico, proveniente da un canile, adottato un paio di mesi fa. Paola Pavesio è una wedding dog sitter. Un' assistente speciale per l' amico a quattro zampe che, durante il matrimonio dei padroni si trasforma in «paggetto d' onore». Un protagonista della cerimonia che catalizza l' attenzione dei presenti, incuriositi per l'inaspettata incursione del cane.
Un lavoro insolito nato negli Stati Uniti da alcuni anni e che inizia a diffondersi anche in Italia. Un colpo di fulmine Per Paola, che vive a Castiglione Torinese è stato un colpo di fulmine, una scelta consolidata dal grande amore per gli animali. In tasca un diploma in Lingue, una forte di dose di creatività e un curriculum ricco di esperienze.
Un passato costellato da importanti ruoli nel mondo della comunicazione, tuttora elemento cardine della sua quotidianità. Negli anni ha lavorato nell' agenzia pubblicitaria Armando Testa di Torino. Attiva su set cinematografici e spot, curatrice di eventi, showcooking con Gianmarco Tognazzi e quotati chef.
Paola Pavesio è soddisfatta dell'attività «Sogni a colori». Opera in Piemonte, tra Asti, Torino, Cuneo, e in Liguria. Spiega: «Il mestiere di wedding dog sitter richiede empatia e soprattutto pazienza. La cerimonia è solo l'atto finale di un viaggio tra me e il cane. Un percorso che inizia mesi prima della festa con la conoscenza del cane, delle sue esigenze, orari, carattere, pregi e difetti. Entro nella psicologia e nella vita dell'animale a piccoli passi. Senza far rumore. Con fare felpato mi guadagno la sua fiducia e poi amicizia».
Gli sposi che si rivolgono alla professionista sono spesso esigenti e alla ricerca di un punto di riferimento per dare la giusta visibilità al cane, membro della famiglia a tutti gli effetti. E la wedding dog sitter è pronta a soddisfare le loro richieste. «Dopo aver conquistato con varie tecniche il cane - aggiunge - passo alla fase più pratica che richiede un mix di concentrazione, tempo e cuore.
Il cane viene preparato per indossare in chiesa o in municipio una pettorina, in tinta con gli abiti degli sposi, per portare le fedi. Il mio ruolo è accompagnare il quattro zampe con discrezione. Al momento del fatidico «si» libero il cagnolino chiamato dalla coppia. La scena è sempre divertente e emozionante per i protagonisti, tra sorrisi di amici e parenti. E spesso una lacrimuccia scende a me». Nella mente della dog sitter di matrimoni resta sempre un ricordo. «Ogni cerimonia - conclude Paola Pavesio - mi regala musetti dolci, amore incondizionato, coppie felici».