LE PALLOTTOLE TRA NOI: SI APRE LA STAGIONE DELLA CACCIA IN CITTÀ – PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE MANDRIE DI CINGHIALI CHE SCORRAZZANO DA ROMA A TORINO, FRATELLI D’ITALIA HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO ALLA LEGGE DI BILANCIO CHE PREVEDE DI POTER SPARARE ALLA “FAUNA SELVATICA” ANCHE NELLE AREE E NEI PARCHI URBANI. CON LA PRESCRIZIONE CHE GLI “ANIMALI ABBATTUTI SIANO DESTINATI AL CONSUMO ALIMENTARE” – IMMEDIATA L’IRA DEL M5S, DEI VERDI E DEGLI ANIMALISTI: “COSÌ SI AUTORIZZA UNA STRAGE”

-

Condividi questo articolo


Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

 

cinghiali via fani cinghiali via fani

«Le Regioni e le Province autonome provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto». Insomma, si potrà sparare alla fauna selvatica anche nei parchi, anche in città, persino nei momenti in cui il calendario venatorio impone il riposo. Con la prescrizione che gli «animali abbattuti sono destinati al consumo alimentare». È un emendamento al disegno di legge di Bilancio presentato da Fratelli d'Italia a scatenare la protesta di ambientalisti e animalisti.

 

Basta leggere, per cominciare, la dichiarazione di Sergio Costa, vicepresidente della Camera per il Movimento 5 Stelle ed ex ministro dell'Ambiente nei due governi Conte: «Ci opporremo con tutte le forze a questo emendamento che configura la licenza di uccidere gli animali selvatici anche in parchi ed aree protette». Marco Grimaldi, capogruppo in commissione Bilancio di Alleanza Verdi Sinistra, si butta sulla metafora calcistica: «Siamo consapevoli che non c'è il Var ma questo è un intervento da cartellino rosso». Compatte le associazioni ambientaliste e animaliste.

 

cinghiali banchettano a prati cinghiali banchettano a prati

«Se l'emendamento "caccia selvaggia" venisse approvato, una ristretta categoria di individui, sempre più isolata dal tessuto sociale, sarebbe autorizzata a fare strage di animali selvatici e a mettere in pericolo la pubblica incolumità con il pretesto del controllo della fauna», dice una nota congiunta di Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf. Le associazioni si chiedono poi se l'obiettivo sia «smantellare i capisaldi della legislazione ambientale del Paese proprio in un momento nel quale la biodiversità ha assolutamente bisogno di maggiori tutele».

 

Come si difende chi ha proposto questa misura? Primo firmatario dell'emendamento è Tommaso Foti, ma tra i sostenitori ci sono diversi deputati di Fratelli d'Italia, compresa Maria Teresa Caretta, in passato presidente di Confavi, la Confederazione delle Associazioni venatorie italiane, da sempre in prima linea sui temi della caccia. «Nessuno - spiega Foti - prevede la caccia libera. Parliamo di abbattimenti, operazioni controllate, diverse dall'attività venatoria. E poi si tratta di una facoltà, non di un obbligo, saranno le regioni a decidere se procedere oppure no».

 

I CINGHIALI SULLE STRISCE A ROMA I CINGHIALI SULLE STRISCE A ROMA

 Il destino dell'emendamento appare comunque molto incerto, quasi scontato che in realtà non possa essere approvato in via definitiva. Nella Legge di Bilancio possono entrare soltanto misure di spesa, uscite o entrate. Non c'è spazio, invece, per le cosiddette norme ordinamentali, che modificano le regole vigenti in determinati settori. L'emendamento in questione appartiene a questa seconda categoria, prevedendo inoltre che «gli abbattimenti sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale».

 

cinghiali porta di roma cinghiali porta di roma

 Lo spiega bene in una lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana il verde Angelo Bonelli per chiedere di dichiararlo «inammissibile». Sembra difficile, dunque, che possa arrivare al traguardo, anche a prescindere dall'orientamento politico del suo contenuto e dal pressing dei cacciatori per farlo inserire in manovra.

cinghiali allattano i piccoli a roma nord cinghiali allattano i piccoli a roma nord cinghiali allattano i piccoli a roma nord cinghiali allattano i piccoli a roma nord cinghiali avvistati al pronto soccorso cinghiali avvistati al pronto soccorso cinghiali avvistati al pronto soccorso cinghiali avvistati al pronto soccorso cinghiali avvistati al pronto soccorso cinghiali avvistati al pronto soccorso CINGHIALI ROMA 33 CINGHIALI ROMA 33 cinghiali porta di roma cinghiali porta di roma

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..

DAGOREPORT - AL CUOR DI GIULI NON SI COMANDA! ACCECATO DAL FASCINO DARDEGGIANTE DI FRANCESCO SPANO, IL MINISTRO BASETTONI L’HA DESIGNATO SUO CAPO DI GABINETTO. MAI NOMINA FU TANTO SCIAGURATA: COLLABORATORE DI GIULIANO AMATO E DI MARIA ELENA BOSCHI, SEGRETARIO GENERALE AL MUSEO MAXXI EPOCA MELANDRI, IL TENEBROSO SPANO FU TRAVOLTO NEL 2017 DA UNO SCANDALETTO CHE LO COSTRINSE, TRA L'ALTRO, A DICHIARARE LA SUA OMOSESSUALITÀ - UN PEDIGREE LONTANO UN VENTENNIO DAI VALORI DI “IO SONO GIORGIA: SONO UNA DONNA, SONO UNA MADRE, SONO CRISTIANA” - AGGIUNGERE L’ARROGANZA IN GILET DAMASCATO DI GIULI-RIDENS CHE SE N’È ALTAMENTE FREGATO DI COMUNICARE AI SOTTOSEGRETARI MANTOVANO (ULTRA-CATTOLICO) E FAZZOLARI (ULTRA-TUTTO), DELLA SUA VOLONTÀ DI NOMINARE IL SUO COCCO GAIO E DE SINISTRA - L’INCAZZATURA DELLA FIAMMA TRAGICA DEFLAGRA AL PENSIERO CHE SPANO PARTECIPERÀ AI PRE-CONSIGLI DEI CDM. METTERÀ PIEDE NEL SANCTA SANCTORUM DEL GOVERNO, OCCHI E MANI E ORECCHIE SUI DOSSIER IMPORTANTI, E PER UNA SQUADRA DI GOVERNO OSSESSIONATA DAI COMPLOTTI, ESASPERATA DAI TRADIMENTI E INFILTRATA DAGLI “INFAMI” LA SUA PRESENZA SARÀ COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO

DAGOREPORT - A METÀ NOVEMBRE SI CONOSCERÀ IL DESTINO DELL’ARMATA BRANCAMELONI: RIMPASTO SÌ, RIMPASTO NO? - LA MELONI VORREBBE LIBERARSI DI MINISTRI INCAPACI O IMPALPABILI E TAJANI SAREBBE BEN FELICE DI SOSTITUIRE LO ZOPPICANTE ZANGRILLO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE), L’INESISTENTE BERNINI (UNIVERSITÀ), L’INCONCLUDENTE PICHETTO FRATIN (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA), EREDITATI DALLA GESTIONE BERLUSCONI-FASCINA-RONZULLI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI NON VEDE L’ORA DI GIRARE I TACCHI VISTO COME È RIDOTTO IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO - TRABALLA DANIELA SANTANCHE’ (IN POLE C’E’ FOTI), PER IL DOPO-FITTO SCALPITA CIRIELLI, MELONI VORREBBE SILURARE URSO E "RICOMPENSARE" RAMPELLI - SALVINI E LE SMANIE DI VANNACCI: SOGNA DI FARE IL MINISTRO…