Michela Allegri per “il Messaggero”
L'ha afferrata alle spalle all'interno del suo ufficio, mentre stava guardando un calendario appeso al muro. Lui, medico di fama e professore all'università La Sapienza, 63 anni, le si sarebbe avvinghiato addosso, palpandola. E lei, tirocinante di 25 anni, avrebbe reagito prima rifiutandolo e poi denunciandolo.
Ora per il professor Fabio G. la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio e a breve verrà fissata l'udienza preliminare. La ragazza non si costituirà parte civile, perché ha già ottenuto un risarcimento. L'accusa è pesante: violenza sessuale. Ora spetterà al gup stabilire se, come racconta l'uomo, l'atteggiamento della giovane sia stato ambiguo.
Ai magistrati è stato consegnato un elenco di messaggini estrapolati dal cellulare del professore: una chat con la ragazza, nella quale lei utilizzava emoticon affettuose.
Il professore si è giustificato con il pubblico ministero Antonio Verdi dicendo di avere travisato l'atteggiamento della ragazza: non aveva intenzione di mancarle di rispetto, ma pensava che l'interesse fosse contraccambiato. Una versione che il magistrato non ha condiviso, rimettendo la decisione nelle mani del giudice, in udienza preliminare.
LA DENUNCIA
L'episodio risale al 26 febbraio 2020. Nel capo di imputazione si legge che il professore, docente e direttore del master di i I livello in Pavimento pelvico e riabilitazione, avrebbe attirato la giovane nel suo ufficio, dicendo di doverle parlare di questioni lavorative. Lei ha raccontato di non essersi stupita, visto che era già capitato in passato di discutere di terapie, trattamenti e pazienti. Una volta entrata nello studio, dopo un colloquio inizialmente sereno, il professore avrebbe iniziato a rivolgerle degli apprezzamenti.
Nulla di volgare, ma avrebbe reso palese di essere interessato, ha denunciato la vittima. La tirocinante ha raccontato agli inquirenti di essersi stranita e di essere riuscita a riportare il colloquio su un piano professionale, tranquillizzandosi una volta tornata a parlare degli argomenti del master.
All'improvviso, mentre stava osservando un calendario appeso al muro, sarebbe stata afferrata di spalle: il professore le si sarebbe avvicinato da dietro, stringendola in un abbraccio eccessivo. Poi, avrebbe cercato di baciarla, prima sulle labbra e poi su una guancia. A questo punto la tirocinante si sarebbe divincolata e avrebbe protestato, dopo essersi liberata dalla stretta. L'uomo avrebbe abbozzato delle scuse, mentre lei se ne sarebbe andata, sconvolta. Poi, la decisione di denunciare.