Luca Muleo per "www.corriere.it"
Un’anziana morta per colpa del virus, i familiari ricoverati. Così una trentunenne, conoscente della donna, avrebbe pensato di approfittarne. Impossessandosi del bancomat e del numero di sicurezza per svuotare il conto della deceduta senza che nessuno se ne accorgesse.
E’ questa l’ipotesi sulla quale si è mossa la procura di Bologna e il sostituto procuratore Giampiero Nascimbeni, che ha emesso un decreto di perquisizione a casa della trentunenne indagata per frode informatica, accesso abusivo a un sistema informatico e indebito utilizzo di carta di credito e pagamento. La vittima del Covid 19, una settantunenne, è deceduta qualche giorno fa all’Ospedale Maggiore.
Il debito con la banca
La trentunenne, in difficoltà economiche forse anche a causa della situazione d’emergenza, ha pensato di poterne approfittare anche perché i familiari della defunta erano intanto ricoverati. Così ha utilizzato il bancomat per due bonifici bancari con i quali ha potuto saldare un vecchio debito di 10 mila euro che aveva con un istituto di credito, e nel frattempo anche prelevare 500 euro, ripresa dalle telecamere di sorveglianza della banca, oltre a tutte le operazioni bancarie per estinguere il debito.
Nella perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato il bancomat rubato all’anziana, la documentazione riferita alle operazioni illegittime, e recuperato il denaro rubato, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, prima di essere restituito ai parenti della vittima.
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