1. QATARGATE PANZERI, KAILI E TARABELLA RESTANO DENTRO
Estratto dell'articolo da “Libero quotidiano”
Niente scarcerazione. Antonio Panzeri ed Eva Kaili restano in carcere a Bruxelles. Sono dentro dal 9 dicembre, dallo scoppio ufficiale del Qatargate, con le accuse di corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere. Panzeri, ex eurodeputato dem e di Articolo 1, ha ammesso le proprie responsabilità, è diventato ufficialmente un “pentito” e in cambio ha ottenuto una pena massima a un anno, oltre che una multa.
[…] La Kaili, stando a fonti giudiziarie, dovrebbe rimanere dentro almeno altri 2 mesi. L’altro socialista, l’eurodeputato Marc Tarabella, ha ricusato il giudice. Anche per lui, comunque, è stato confermato il carcere.
2. SPALLATA AL GIUDICE DEL QATARGATE «NON È IMPARZIALE, VA ALLONTANATO»
Fabio Amelondara per “La Verità”
Un’istanza di ricusazione per «legittimo sospetto» tiene lontano Michel Clais, il giudice istruttore che fa tremare l’ala sinistra del Parlamento europeo, dall’udienza sulle mazzette pagate da Qatar e Marocco per influenzare le decisioni di Bruxelles. È stato il difensore del deputato socialista Marc Tarabella a giocare la carta anti Clais.
Secondo l’avvocato Maxim Toller, Clais avrebbe mostrato dei pregiudizi nei confronti del suo assistito: «Le frasi di Claise indicate nel mandato di arresto, nel quale si legge che “le posizioni pubbliche” di Tarabella “erano inizialmente contro il Qatar e poi sono state ribaltate quando è stato rilevato il movimento sospetto di fondi”, violano chiaramente la presunzione di innocenza».
Stando alla richiesta di ricusazione, «con questa dichiarazione categorica il giudice» lascerebbe «intendere la sua opinione sulla colpevolezza di Tarabella in questo fascicolo». Secondo la difesa, invece, «il fascicolo non rivela alcun movimento di fondi sospetti a carico di Tarabella». Inoltre, alcuna analisi finanziaria sarebbe stata effettuata dal gip, «il che», secondo i difensori, «è a dir poco inquietante». In attesa che la Corte d’appello si esprima sull’istanza, Clais è stato momentaneamente sostituito. […]
[…] Eva Kaili, rinchiusa dal 9 dicembre scorso nella prigione di Haren, invece, ieri, con il nuovo difensore, Sven Mary, noto per aver difeso il terrorista Salah Abdeslam (uomo del commando degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi), ha provato a chiedere un’attenuazione della detenzione. «Le condizioni di Kaili sono difficili, deve stare a casa con la figlia di 24 mesi. Abbiamo chiesto la scarcerazione oppure che venga disposto per lei un regime di sorveglianza elettronica», ha spiegato l’avvocato Mary.
[…] Alla fine però i giudici hanno lasciato Kaili in carcere. E anche Panzeri, nonostante abbia già patteggiato con la giustizia belga un anno di carcere, trasformandosi nella gola profonda dell'inchiesta Qatargate. […]
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