Estratto dell'articolo di Paolo Varetto per "la Stampa"
papa francesco - foto la presse - 1
Le parole di papa Francesco che ha definito «sicari» i medici che praticano l'aborto diventano un caso politico, anche sul piano diplomatico. L'ordine dei Medici di Torino, con il suo presidente Guido Giustetto, ha infatti inviato una lettera al ministro della Salute Orazio Schillaci e al vicepremier con delega agli Esteri Antonio Tajani per chiedere di prendere una posizione ufficiale sulle dichiarazioni del Pontefice e di valutare eventuali ingerenze del Vaticano negli affari interni italiani.
«Come mediche e medici – rivendica Giustetto – rispettiamo i diritti riconosciuti dallo Stato, rispettiamo sempre e non giudichiamo le decisioni assunte dalle persone sulla propria salute. Rinnoviamo dunque la sorpresa e il dispiacere che esprimemmo direttamente al Papa nell'ottobre del 2018, quando già allora appellò pubblicamente con il termine "sicari" i medici non obiettori».
[…] Giustetto chiede un intervento del governo «a tutela dell'indipendenza sovrana dell'Italia e delle sue norme». «Come sanitari, incaricati di pubblico servizio, tenuti all'osservanza delle leggi del nostro Paese – si legge ancora nel documento –, chiediamo quindi di valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano per il marchio di infamia impresso, con le parole del Pontefice, sulla categoria medica, affermazione al limite dell'ingerenza nella legittimità di una norma di legge del nostro Stato».
Una posizione condivisa alla virgola dalla segretaria del Pd Elly Schlein ma anche dalla numero due del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino, […] «Non si può criminalizzare chi adempie a una legge dello Stato. Piena solidarietà ai medici che attuano la 194 – è la dichiarazione di Schlein –. Per questo capiamo e siamo accanto all'Ordine di Torino che si è sentito giustamente toccato da parole che non corrispondono al proprio ruolo professionale a servizio dei diritti riconosciuti dallo Stato. Siamo certi che i ministri interpellati sapranno rispondere tutelando la dignità e il ruolo dei medici. In ogni caso non permetteremo che si calpestino i diritti di donne e ragazze che cercano di accedere al percorso di interruzione volontaria di gravidanza».
Rilancia Appendino: «Non solo in Italia se vuoi interrompere una gravidanza devi essere fortunata a trovare un medico che pratichi l'aborto. Non solo il governo colpevolizza a ogni occasione te e la tua scelta. Ora i pochi medici che garantiscono questo diritto vengono definiti "sicari" dal Papa senza che nessuno al governo alzi un dito. Mi schiero al fianco dei medici di Torino che hanno chiesto formalmente al governo di prendere una posizione. Perché se lo Stato italiano garantisce, almeno sulla carta, un diritto alle sue cittadine, è proprio grazie al prezioso lavoro del personale medico, a cui deve andare il nostro rispetto».
E a dimostrazione che la questione travalica i confini della politica nazionale, anche il Belgio prende posizione contro le parole del Papa […] «Le osservazioni del Papa sono inaccettabili. Non abbiamo lezioni da imparare» ha dichiarato il premier Alexander De Croo, annunciando al Parlamento di aver convocato il nunzio apostolico per «discutere della questione». […]
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