PARAPA-PONZA, CHE SCOPERTA! - A PONZA SONO STATI RITROVATI I RESTI DELLE LASTRE DECORATIVE DI UNA VILLA RISALENTE ALL'ETÀ DI AUGUSTO, TRA IL 50 A.C E LA PRIMA METÀ DEL I SECOLO D.C. - I REPERTI SONO STATI TROVATI SOTT'ACQUA, AD UNA PROFONDITÀ DI SETTE METRI, DOVE SONO RIMASTI PER OLTRE DUEMILA ANNI - LE LASTRE SONO L'UNICA TESTIMONIANZA DELLA DECORAZIONE DELLA DOMUS IMPERIALE CON VISTA MARE, DI CUI FINORA SI CONOSCEVANO SOLO… - VIDEO

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Estratto dell'articolo di Laura Larcan per “Il Messaggero”

 

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«Probabilmente sono precipitate dall'alto, c'è stato un distacco diffuso e sono piovute in acqua». E lì sono rimaste per oltre duemila anni, ad una profondità di sette metri, risucchiate dagli strati di brecciolino che caratterizzano i fondali intorno all'isola di Ponza.

 

È qui, in un fazzoletto di paradiso sommerso di dieci metri quadrati, […], che sono state intercettate una serie di lastre in terracotta romana, risalenti alla piena età di Augusto, forse quando ancora doveva divenire imperatore di Roma, tra il 50 a.C e la prima metà del I secolo d.C. […]

 

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LE IMMERSIONI

Sono stati i sommozzatori della Guardia di Finanza […] a recuperare questo tesoro in fondo al mare[…]. Sparse in questo cimitero di terracotte c'erano una decina di frammenti preziosi che hanno ricomposto perfettamente quattro grandi lastre.  «Appartengono all'apparato decorativo degli ornamenti architettonici della grande villa romana di Ponza […]», racconta il maggiore Vincenzo Capone delle Fiamme Gialle.

 

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«[…]sono l'unica testimonianza della decorazione originale di questa villa che dobbiamo immaginare spettacolare - spiega l'archeologa della Soprintendenza responsabile del patrimonio subacqueo Chiara Del Pino - Era una villa marittima di grandi dimensioni con una scenografia che sfruttava gli elementi naturali del terreno del promontorio e aveva una serie di discese verso il mare […]». Ed è proprio dalla punta fastosa della villa sul promontorio che si sono staccate le lastre. Per precipitare in mare.

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IL MISTERO

Chi poteva essere il proprietario? «Le lastre ci aiutano a datare finalmente con precisione la villa - dice Del Pino - siamo alla fine dell'età repubblicana e all'avvento di Augusto. E il loro sfarzo suggerisce che il proprietario fosse molto facoltoso, vicino alla famiglia di Augusto oppure di una famiglia illustre. Ci sono varie ipotesi». Fino ad oggi della villa si conoscevano solo alcune strutture murarie con cui gli archeologi avevano potute decifrare le tecniche costruttive.

 

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Ora la svolta. «La tipologia del motivo decorativo della donna fiore restringe la villa ad una datazione precisa - riflette Del Pino - Ora dobbiamo analizzarle e studiarle nel dettaglio». Le operazioni di recupero delle Fiamme Gialle sono state provvidenziali. «Hanno evitato la sottrazione dei preziosi reperti, spesso depredati da soggetti non autorizzati, che ricavano ingenti profitti dalla vendita illegale a collezionisti senza scrupoli», sottolineano dal Comando. […]

 

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