Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”
I Paesi Virtuosi, va bene. Ma vogliamo parlare dei Paesi Viziosi? Una truffa s'aggira per l'Europa e l'ultimo scandalo scoppiato a Cipro, dove per un'inchiesta tv la gente è scesa in piazza e la seconda carica dello Stato s'è dimessa, rilancia un problema che l'Ue ha sempre finto d'ignorare: la vendita dei passaporti.
Certo, c' è del marcio nel Mediterraneo orientale e i dietrologi ne vedono anche nello scoop di Al Jazeera, tv qatarina vicina a Erdogan, forse in questi giorni d' elezioni un po' imbeccata dalla parte d' isola controllata dai turchi, ma i fatti non si discutono: i politici di Nicosia sono stati scoperti (e pure filmati) nella (s)vendita d' almeno 3.500 cittadinanze europee a mafiosi cinesi, oligarchi russi, terroristi arabi e insomma a chiunque avesse 2,5 milioni di dollari da investire a Cipro.
Il mercato dei passaporti si chiama Golden Visa, è apparentemente legale, iniziò durante la bancarotta del 2013 e ha fruttato ai ciprioti 7 miliardi d'euro. Ma l' aver accolto anche l'inaccettabile - l'ultimo a diventare cittadino europeo è stato un magnate accusato di riciclaggio - alla fine ha costretto il governo a vietare lo spaccio. Tutto a posto? Spariti i visti d'oro nell' Isola del Rame, spuntano le facce di bronzo nel resto d' Europa.
Perché il vizietto dei passaporti riguarda anche altri Paesi. «Se non ce la si fa qui - ha confidato ad Al Jazeera il presidente del parlamento di Cipro - ce la si può fare a Malta, in Lettonia, in Slovena...». O in Bulgaria, in Ungheria. Lasciapassare a prezzi variabili: dai 250mila euro di Riga, al milione di Sofia.
Per non parlare della Valletta: provò a indagare sul business anche Daphne Caruana Galizia, la giornalista assassinata. «I valori Ue non sono in vendita», ha tuonato la commissaria europea Ursula von der Leyen. Mica vero. È tutta una questione di cifre. E se hai solo mille euro per venire qui con un barcone, scappando dalla fame, allora sì che l'Europa te la fa pagare.