Danilo Taino per il “Corriere della Sera”
La demografia non dice tutto del futuro. Ma offre parecchie indicazioni per capire qual è, in prospettiva, la dinamicità di una società. Nei giorni scorsi, le Nazioni Unite hanno pubblicato la ventisettesima edizione del World Population Prospects , lo studio che ogni due anni aggiorna le tendenze (crescita e declino) della popolazione nei diversi Paesi.
Contiene un'enormità di dati, tra i quali alcune indicazioni di notevole importanza per immaginare il mondo di domani e i pesi relativi delle Nazioni. Quello forse più indicativo riguarda la Cina, la quale l'anno prossimo cesserà, dopo decenni, di essere il Paese più popoloso al mondo: se oggi, 2022, i cinesi sono 1,43 miliardi e gli indiani 1,42 miliardi, nel 2023 saranno lo stesso numero e nel 2024 l'India salirà a 1,44 miliardi contro gli 1,43 della Cina.
L'aspetto rilevante del sorpasso è che testimonia del calo degli abitanti in Cina, il quale inizialmente sarà graduale per poi accelerare in misura straordinaria. Nel 2078, i cinesi della Repubblica Popolare scenderanno sotto al miliardo, a 995 milioni, e a fine secolo saranno 776 milioni, non molto più della metà di oggi.
Per il Partito Comunista Cinese, che dice di pensare sui tempi lunghi, dev'essere una prospettiva allarmante. Difficile che una grande potenza possa rimanere tale se il declino demografico è così acuto: ne risentiranno la crescita economica, i conti dello Stato, il sistema sociale, i movimenti interni della popolazione.
In termini demografici, per Pechino è una debolezza rispetto alla potenza rivale, gli Stati Uniti. I quali nel 2099 avranno 394 milioni di abitanti, il 17% in più dei 338 milioni del 2022.
Più che la cifra assoluta, ciò che dà il senso della dinamicità e della sostenibilità di una società è la tendenza e, da questo punto di vista, rispetto a Pechino, Washington ha meno preoccupazioni (ne dovrebbe avere altre, ad esempio le aspettative di vita calanti).
L'altra potenza oggi protagonista della scena mondiale, la Russia, ha una demografia pessima: oggi ha 145 milioni di abitanti ma scenderà a 112 milioni a fine secolo. Anche per questo, Putin cerca di ingoiare territori e persone.
L'Europa (geografica) perderà 156 milioni di abitanti in 80 anni. L'Italia scenderà da 59 a 37 milioni nel 2099 . Indicazioni utili per politici, investitori, economisti, sociologi, romanzieri.
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