PENATI E MAZZIATI - IN APPELLO LA CORTE DEI CONTI CONDANNA FILIPPO PENATI E ALTRI 11 AMMINISTRATORI PER IL CASO SERRAVALLE: DOVRANNO VERSARE OLTRE 44 MILIONI - IL PROCESSO E’ LEGATO ALL'ACQUISTO NEL 2005, DA PARTE DELLA PROVINCIA DI MILANO, DEL 15% DELLE AZIONI DELLA MILANO-SERRAVALLE CHE FECE INCASSARE A GAVIO 238 MILIONI, CON UNA PLUSVALENZA DI 17 MILIONI, SOPRAVVALUTANDO IL VALORE DELLE AZIONI…

-

Condividi questo articolo


penati penati

Da https://www.ilfattoquotidiano.it

 

La Corte dei conti ha ribaltato la sentenza di assoluzione nel processo di primo grado per l’acquisto da parte della provincia di Milano del 15% delle azioni della Milano-Serravalle dal gruppo Gavio nel 2005 a prezzi considerati poco equi. L’ex presidente della provincia di Milano Filippo Penati e altre 11 persone sono state condannate in appello al risarcimento di 44,5 milioni di euro.

 

tangenziale serravalle tangenziale serravalle

La sentenza ha stabilito, in particolare, che Penati dovrà versare oltre 19,7 milioni di euro a favore della Regione Lombardia, secondo il criterio della ripartizione del danno in percentuali: “40% Penati“, “30% Princiotta“, ex segretario generale della Provincia, “20% Vimercati e Saporito“, rispettivamente ex collaboratore di Penati ed ex direttore generale della Provincia, ed “il restante 10% agli assessori della giunta provinciale di Milano“.

 

L’ex presidente della Provincia ha fatto sapere che i suoi avvocati presenteranno un ricorso: “I miei avvocati faranno ricorso e tutto questo si scioglierà come neve al sole“. E aggiunge: “Un anno fa mi è stato riscontrato un cancro e i medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria. Da un anno sto combattendo. Questa è la sfida più importante della mia vita”.

PENATI dc f c df dfb a f df f PENATI dc f c df dfb a f df f

 

L’ex sindaco di Sesto San Giovanni si dice poco preoccupato dal momento che già due procure, quella di Milano e quella Monza, hanno concluso le indagini con l’archiviazione e che la stessa Corte dei Conti nel 2015 ha riconosciuto che quanto “pagato per l’acquisto delle azioni della Serravalle ben poteva essere considerato congruo”. Penati precisa anche che la sua estraneità era stata riconosciuta in una lettera di scuse anche scritta dall’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini e definisce “paradossale” la sentenza che “arriva dopo 14 anni dall’inizio delle vicende e ben dopo 4 anni in cui è durato l’appello”.

 

Autostrada Serravalle Autostrada Serravalle

Nel 2013 la Corte dei conti aveva iniziato a battere cassa, contestando a Filippo Penati e ad altri nove un danno erariale di 119 milioni di euro per l’acquisizione – a un prezzo ritenuto “sproporzionato” rispetto al valore reale – di un pacchetto di azioni di Serravalle-Milano Tangenziali da parte della Provincia nel 2005. Si era trattato di compravendita onerosa per le casse pubbliche0: la Provincia aveva speso 238 milioni di euro, pagando 8,93 euro per azione azioni che, solo 18 mesi prima, il costruttore Marcellino Gavio aveva pagato 2,9 euro.

gabriele albertini gabriele albertini

 

Un’operazione che comportò una plusvalenza di ben 176 milioni di euro a favore del gruppo Gavio. A a far finire nei guai Penati era stata la scoperta di una data considerata incompatibile: la delibera di giunta che decise l’acquisto delle azioni della Serravalle era del 29 luglio 2005 – data appuntata a mano dall’allora segretario generale della provincia Antonio Princiotta – ma la relazione della Vitale & associati, che certificava che il prezzo pagato era congruo, venne redatta a cose fatte, a partire dal 1 agosto 2005, e poi consegnata nei giorni seguenti.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...