Estratto da www.today.it
Se il caldo estivo può determinare un aumento della pressione sanguigna causando il "pene estivo" (condizione che porta l’organo genitale maschile ad essere più grande nei momenti di picco dell’erezione), in inverno può verificarsi l’esatto opposto Quando le temperature si abbassano, l’uomo può avere il "pene invernale": non si tratta di una patologia, ma di una risposta fisiologica dell’organismo al freddo, simile a quel che accade con le mani e i piedi. Per preservare la temperatura corporea, l'organismo riduce l'afflusso di sangue alle periferie, e questo fa sì che le estremità del corpo, compreso il pene, diventino fredde. Solitamente, il disturbo è temporaneo, e non provoca danni permanenti.
Ad avere esaminato per la prima volta questa condizione dal punto di vista scientifico, e non solo osservazionale, è stato un gruppo di scienziati dell’Università di Leeds e del Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, guidato da Oliver Kayes e Richard Viney. I ricercatori hanno visto che le temperature più fredde possono effettivamente causare un restringimento dei corpi cavernosi dell'organo genitale maschile causando il cosiddetto "pene invernale".
[...] Urologi ed esperti di salute sessuale hanno stimato che le temperature più fredde possono ridurre la lunghezza del pene fino al 50%. "In generale - hanno osservato gli scienziati -, se un uomo dovesse trovarsi nudo a temperature sotto lo zero sperimenterebbe una contrazione dello scroto, il sacco che contiene i testicoli e del pene. Questo avviene perché il muscolo si muove per avvicinare i testicoli al corpo ed evitare che si raffreddino eccessivamente. Si tratta di un riflesso assolutamente naturale, che verrebbe invertito semplicemente con un bagno caldo per 5 minuti o attraverso un’erezione".
La diminuzione del flusso sanguigno ai genitali causata dal "pene invernale" [...] è una condizione temporanea e non causa danni permanenti.
Per contrastare il pene invernale, gli esperti suggeriscono alla popolazione maschile tre rimedi. "Per ridurre al minimo gli effetti del calo delle temperature sulla propria virilità - ha affermato Kayes - consigliamo di coprirsi bene, e di restare sessualmente e fisicamente attivi. Non appena la temperatura migliora, i genitali maschili tenderanno a tornare alle condizioni normali. Non c’è da preoccuparsi di conseguenze a lungo termine". [...]