PESTE E CORNA – NUOVO CAPITOLO DELLA SAGA "I REFERENDUM STRAMBI DEGLI SVIZZERI". I CITTADINI DELLA CONFEDERAZIONE ELVETICA SONO CHIAMATI AD ESPRIMERSI SULLE CORNA DI BOVINI E CAPRE – IL QUESITO RIGUARDA LA POSSIBILITÀ DI DARE CONTRIBUTI ECONOMICI AGLI ALLEVATORI CHE NON TAGLIANO LE CORNA AI LORO ANIMALI. IL GOVERNO È UN CONVINTO SOSTENITORE DEL NO – GLI ALTRI FANTASTICI QUESITI

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Giuseppe Aloisi per www.ilgiornale.it

 

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Gli svizzeri che decideranno di non tagliare le corna ai bovini e alle capre che posseggono, potrebbero presto ricevere un contributo economico da parte dello Stato. Questo è uno dei quesiti referendari su cui sono chiamati a esprimersi oggi i cittadini della Confederazione elvetica. Gli altri riguardano parziali modifiche al diritto del lavoro e, soprattutto, tematiche relative al rapporto tra l'esecutivo e le istituzioni sovranazionali dell'Unione europea. Ma la domanda più curiosa a cui si potrà rispondere è certamente questa sulle sorti delle sporgenze degli animali da reddito agricolo. Le votazioni si stanno svolgendo mentre scriviamo.

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La maggior parte dei veterinari non desidera che le norme vengano modificate. Gli allevatori, invece, appaiono più elastici e hanno discusso apertamente sull'indicazione da dare agli elettori. L'esecutivo della Svizzera è un convinto sostenitore del "No".

 

capre corna capre corna

Tra i favorevoli, ovviamente, gli animalisti, che pongono l'accento sul dolore recato agli animali nel momento in cui vengono privati delle loro corna. Chi sostiene la bontà dello status quo, poi, lo fa mettendo in evidenza alcune spese considerevoli, quelle dovute all'obbligatorietà di utilizzare stalle eccessivamente spaziose o di dover vietare agli animali di pascolare liberamente. Le corna, insomma, costerebbero e sarebbero pericolose. Ecco perché, in fin dei conti, converrebbe tagliarle.

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Ma la giornata di oggi è dedicata pure alla cosiddetta autodeterminazione politica: uno dei tre quesiti presenti sulla scheda elettorale verte sui rapporti gerarchici tra fonti di diritto: i promotori del referendum vorrebbero che la Costituzione elvetica sia, in scala, considerata primariamente rispetto al diritto internazionale. Ma dinanzi al dibattito scaturito per via della diatriba sulle corna, le questioni politiche sembrano davvero rischiare di passare in secondo piano. Figuriamoci quelle puramente giuridiche.

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