PIAZZOLLA SI ERA PIAZZATO BENE – NUOVI GUAI GIUDIZIARI PER IL FACTOTUM DI GINA LOLLOBRIGIDA: PER I PM L’UOMO SI SAREBBE APPROPRIATO DELLA JAGUAR DELLA "BERSAGLIERA" E L’AVREBBE RIVENDUTA RICAVANDONE 130MILA EURO – LA CIFRA SAREBBE FINITA SUL CONTO CORRENTE DI UNA BANCA MONEGASCA SU CUI PIAZZOLLA AVEVA LA POSSIBILITÀ DI OPERARE – INTANTO SI AVVICINA LA SENTENZA PER IL PROCESSO CHE LO VEDE IMPUTATO PER CIRCONVENZIONE DI INCAPACE…

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

andrea piazzolla andrea piazzolla

I guai con la giustizia per Andrea Piazzolla non finiscono più. Adesso i magistrati mettono nel mirino la Jaguar di Gina Lollobrigida, venduta dal suo factotum.

Il tuttofare che per anni si è occupato della defunta star è a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace proprio nei confronti della grande attrice.

 

Il ragazzo, questa è la novità, è stato rinviato a giudizio per essersi appropriato della fuoriserie inglese della Lollo. Un colpo dal quale ha realizzato 130mila euro (confluiti nel conto corrente della banca sul quale era autorizzato a operare per conto della star) e per l’autoriciclaggio di parte della somma. «In modo da ostacolare concretamente l’identificazione della sua provenienza delittuosa», sostengono i magistrati di piazzale Clodio al lavoro sull’inchiesta.

I fatti risalgono al 2019 […] la supercar secondo l’accusa è stata venduta e la somma trasferita sulla banca monegasca che custodiva il tesoro della star. L’attrice, infatti, era residente nel Principato di Monaco.

andrea piazzolla gina lollobrigida andrea piazzolla gina lollobrigida

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Intanto il processo principale che lo vede imputato per circonvenzione di incapace è vicino alla sentenza: il 18 settembre il giudice deciderà se il ragazzo è colpevole o meno.

 

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È importante sottolineare che il tuttofare dell’artista, per volontà della stessa diva, è titolare di una parte del suo gigantesco lascito. Ma proprio quel patrimonio sarebbe stato prosciugato per anni dalla vulnerabilità della diva.

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Questa la conclusione a cui sono arrivati gli esperti psicologi nominati dalla magistratura.

Una consulenza di Paola Cavatorta aveva fatto luce sui limiti dell’attrice. La Lollo, pur lucida e autorevole nel proprio lavoro, appariva « vulnerabile » sul resto, « con momenti di autentico disorientamento spazio temporale per lo più innestati da tematiche persecutorie».

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