Covid: Gb, contagi decelerano per settimo giorno consecutivo
(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Sono 23.511 i nuovi casi di Covid-19 identificati nel Regno Unito, stando ai dati ufficiali, che vuol dire una decrescita nei contagi registrata per il settimo giorno consecutivo. Lo sottolinea il Guardian. (ANSA).
Alessandra Rizzo per “La Stampa”
Il picco della terza ondata sembra superato, il Regno Unito - che da sette giorni è ormai ripartito con tutte le attività riaperte e le mascherine non più obbligatorie - tira, seppur con prudenza e senza sventolare eccessivo ottimismo, un sospiro di sollievo. Per il quinto giorno consecutivo i contagi calano, domenica si è scesi per la prima volta sotto quota 30mila (precisamente 29.173): era dal 6 luglio che il bollettino dei nuovi casi non segnava cifre così.
Ma la conferma del trend in discesa è arrivato con i numeri diffusi ieri pomeriggio: nuova caduta verso il basso con 24.950 contagi. Pochi giorni prima della fine delle restrizioni voluta fortemente dal premier conservatore Boris Johnson, il Regno Unito aveva raggiunto il picco di 54 mila contagi. Ieri il Paese ha registrato 14 vittime, la metà rispetto a domenica.
I dubbi sull'opportunità di "riaprire" il Paese serpeggiavano ovunque, ma Johnson, che sulla battaglia al Covid ha prima rischiato di naufragare quando ha optato per la cosiddetta strategia dell'immunità di gregge salvo poi fare marcia indietro quando i numeri di contagi e vittime (a oggi 128 mila) sono stati imponenti, e poi grazie a una campagna di vaccinazione massiccia e cominciata per primo in Europa ha ripreso vigore, non ha avuto tentennamenti.
Ora però si tratta di gestire la nuova curva discendente. Ecco perché - sottolineava ieri il Times - è scoppiato il dibattito sulla necessità dei vaccini obbligatori per gli universitari. Secondo quanto riferito dal quotidiano gli studenti residenti nei dormitori e coloro che vogliono seguire le lezioni in presenza dovranno avere il ciclo vaccinale - due dosi - completo.
Il professore Christopher Jewell, della Lancaster University e uno dei membri del comitato scientifico che consiglia il governo, ha detto che secondo il modello predittivo in uso, l'epidemia è ora in ritirata. A contribuire alla frenata anche la fine degli Europei di calcio che hanno portato migliaia di persone nel Paese e facilitato assembramenti. Certo nessuno canta vittoria.
Lo stesso scienziato avverte che la pausa estiva e le vacanze possono influire anche sulla disponibilità delle persone a sottoporsi ai test epidemiologici. Mancherebbero anche informazioni da alcuni ospedali. Insomma, la curva potrebbe non essere così discendente ma c'è la convinzione nella comunità scientifica che questa settimana si sarà raggiunto comunque il "plateau" da cui poi la costante discesa e quindi la ritirata del virus.
C'è inoltre da sottolineare che le conseguenze del Freedom Day (il 19 luglio) ancora non si vedono e bisognerà attendere ancora qualche giorno per registrarle. Il dato di domenica (29 mila contagi) è stato comunque del 40% più basso rispetto a quello della domenica precedente e ha segnato la prima volta che i numeri sono scesi sostanzialmente dall'inizio di maggio. In tutte e due le precedenti ondate, la Gran Bretagna aveva fatto scendere i casi con misure di lockdown; stavolta il governo ha fatto conto invece sulle vaccinazioni e anzi ha allentato le ultime restrizioni invece che implementarle.