PIÙ CHE FURBETTI, CRIMINALI - IN DUE ANNI DI REDDITO DI CITTADINANZA NON DOVUTO HANNO FOTTUTO 174 MILIONI ALLO STATO: SONO GLI IRREGOLARI DENUNCIATI SOPRATTUTTO IN CINQUE REGIONI DEL CENTRO-SUD, BECCATI GRAZIE ALL'ULTIMA INDAGINE DEI CARABINIERI - DICHIARAVANO FIGLI INESISTENTI O FINGEVANO DI NON AVERE IL CONIUGE, POSSEDEVANO CASE OCCULTATE E PERSINO UNA FERRARI - TRA GLI INDAGATI ANCHE I PARENTI DEI BOSS DELLA CAMORRA E DELLA SACRA CORONA UNITA…

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1 - I FURBETTI DEL REDDITO, SOTTRATTI ALLO STATO 174 MILIONI IN DUE ANNI

Valentina Errante per "Il Messaggero"

 

reddito di cittadinanza alle poste reddito di cittadinanza alle poste

Figli inesistenti, coniugi dimenticati, case occultate e persino una Ferrari. Ma nel lungo elenco dei soggetti che hanno ottenuto e incassato, senza averne diritto, il reddito di cittadinanza ci sono anche criminali.

 

Cinque mesi di verifiche a campione sono bastati ai carabinieri del Comando interregionale Ogaden per scoprire che in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, 4.839 persone percepivano i contributi destinati alle persone in difficoltà grazie a false dichiarazioni. E alcuni avevano entrate o patrimoni superiori ai 100mila euro annui.

 

falsi documenti per avere il reddito di cittadinanza 4 falsi documenti per avere il reddito di cittadinanza 4

Da maggio ad agosto 2021, secondo le indagini dei carabinieri, limitate a cinque regioni, sono stati rubati allo Stato quasi 20 milioni di euro. I militari hanno calcolato che la somma delle cifre, indebitamente percepite da gennaio 2020 a settembre 2021, ammonta a 47 milioni di euro.

 

Un calcolo sommario, perché le cifre sono molto più alte: la maggior parte dei controlli è stata eseguita dalla Guardia di finanza, che nello stesso periodo (gennaio 2020- agosto 2021) ha individuato erogazioni destinate a chi non ne aveva il diritto, per 127 milioni di euro.

 

falsi documenti per avere il reddito di cittadinanza 2 falsi documenti per avere il reddito di cittadinanza 2

E così si raggiunge la cifra monstre di 174 milioni. Ai quali andrebbero, tra l'altro sommati i contributi revocati dopo le verifiche che l'Inps ha fatto in autonomia, riscontrando falsi e posizioni irregolari. Ovviamente si tratta di casi che finiscono all'esame delle procure, con denunce per truffa e falso.

 

I BENEFICI BLOCCATI

Sono 22mila le persone denunciate dal 1 gennaio 2020 ai primi otto mesi del 2021 dalla Guardia di finanza. Oltre ai 127 milioni di euro indebitamente percepiti da cittadini che non avevano diritto al reddito di cittadinanza, i militari hanno sventato altre posizioni che avrebbero comportato l'esborso di ulteriori 90 milioni.

 

IL REDDITO DI CITTADINANZA IL REDDITO DI CITTADINANZA

Si tratta dei benefici che sono stati bloccati, prima dell'erogazione perché richiesti da persone che non ne avevano diritto. Anche tra gli irregolari individuati dalle Fiamme gialle ci sono condannati in via definitiva per mafia, evasori totali proprietari di ville e auto di lusso.

 

Negli ultimi cinque mesi il comando interregionale dei carabinieri ha verificato che il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati si trovava in una posizione irregolare. Gli accertamenti a campione hanno riguardato in tutto 87.198 nuclei familiari: in 1.338 erano già noti alle forze di polizia, mentre in 90 erano stati condannati con sentenza definitiva per reati di tipo associativo.

 

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

In base ai dati Inps, nel 2020, i nuclei familiari che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza (che è un'integrazione alla pensione minima e viene erogata con le stesse modalità e regole del Reddito di cittadinanza) sono stati 1,6 milioni, per un totale di 3,7 milioni di persone coinvolte.

 

carta del reddito di cittadinanza carta del reddito di cittadinanza

Nei primi nove mesi del 2021, i nuclei beneficiari di almeno una mensilità sono saliti a 1,7 milioni per un totale di 3,8 milioni di persone coinvolte. L'importo medio mensile erogato è crescente nel tempo: complessivamente è aumentato dell'11 per cento, passando da 492 euro pagati nell'anno 2019 a 547 euro erogati nell'anno 2021. Con una differenza tra Sud, Isole e Nord di poco superiore a 100 euro al mese.

 

LE REVOCHE

card del reddito di cittadinanza card del reddito di cittadinanza

Sempre l'Inps ha calcolato che, nei primi nove mesi del 2021, è stato revocato il beneficio a 90mila nuclei familiari, mentre nell'intero anno 2020 erano stati 26mila. La motivazione più frequente è proprio quella legata agli accertamenti e alla verifica della mancanza dei requisiti.

 

Nei primi nove mesi del 2021, invece, sono decaduti dal diritto 244mila nuclei, erano stati 259 mila nell'intero anno 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019. La causa più frequente è legata alla variazione del reddito, che ha superato la soglia prevista. Ma, in alcuni casi, anche il cambiamento della composizione del nucleo familiare. E la regione che si attesta in cima alla classifica è la Lombardia, con 27.949 revoche nel triennio 2019-21.

 

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

GLI IMPORTI

L'importo medio erogato dallo Stato varia sensibilmente in base ai componenti del nucleo familiare: si va da un minimo di 446 euro, per le persone sole, ad un massimo di 702 euro, per i nuclei con cinque componenti.

 

La regione con il maggior numero di famiglie che hanno ottenuto il contributo statale è la Campania, con il 21 per cento delle prestazioni erogate. È la regione dove i carabinieri hanno individuato in soli cinque mesi 2.806 posizioni irregolari, a fronte di 245.611 nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, con un'incidenza del 29,9 per cento sui controlli, truffe per 10 milioni di euro, di cui 5 milioni erogati tra Napoli e provincia, il resto suddiviso tra gli altri comuni. La seconda regione in classifica nelle erogazioni è la Sicilia (18%) seguita da Lazio (10 per cento) e Puglia (9 per cento).

 

2 - DAI CAMORRISTI AI FALSI PADRI, CATALOGO DELLE FRODI ALL'INPS: C'È ANCHE CHI GIRA IN FERRARI

Valentina Errante per "Il Messaggero"

 

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

Figli e parenti dei boss della camorra e della Sacra corona unita. Ma anche facoltosi cittadini, con una barca per le vacanze, terreni, immobili e auto di lusso. Ma le truffe sventate dai carabinieri non riguardano soltanto l'occultamento di beni.

 

C'è anche chi, per ottenere il reddito di cittadinanza, ha aggiunto figli inesistenti al proprio nucleo familiare o cancellato un coniuge dall'autocertificazione destinata all'Inps per la richiesta. Il quadro è variegato ma i personaggi che adesso dovranno rispondere di truffa hanno un comune denominatore: si sono messi in tasca soldi che non gli spettavano.

 

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

LA ROSSA E GLI IMMOBILI TENUTI NASCOSTI

Quella Ferrari F119, come i terreni e gli immobili di sua proprietà sparsi nel centro dell'Irpinia, rappresentavano un ostacolo per il conseguimento del reddito di cittadinanza e, quindi, per aggirarlo, un settantenne si è sfilato dal suo facoltoso nucleo familiare e ne ha creato un altro, autonomo, composto solo dalla sua persona, senza beni, e così ha ottenuto il sussidio.

 

mafiosi con il reddito di cittadinanza mafiosi con il reddito di cittadinanza

L'uomo scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Avellino, ha incassato 13mila euro in tutto, è sposato con una funzionaria comunale che non è indagata, mentre la Rossa, immatricolata all'inizio degli anni 90 era custodita gelosamente in garage e risultava intestata al figlio.

 

UN PATRIMONIO DA BENESTANTI

Aveva la disponibilità di quattro auto di cui due di lusso. Ma soprattutto, l'uomo di Talsano (Taranto) finito nei guai per essersi messo in tasca il reddito di cittadinanza, faceva parte di un nucleo familiare che negli ultimi tre anni aveva dichiarato rispettivamente 324mila euro, 143mila euro e 164 mila euro.

 

mafiosi con il reddito di cittadinanza mafiosi con il reddito di cittadinanza

A Taranto, invece, i carabinieri hanno scoperto un settantunenne disoccupato che percepiva il beneficio statale, pur essendo il proprietario, insieme alla moglie e al figlio conviventi, di ben 17 auto e di una motocicletta, tra cui una Bmw, una Mini, tre Jeep, due Smart e una Kawasaki.

 

IL MARITO DIMENTICATO

Nel lungo elenco di furbetti compare un altro caso che è stato accertato in provincia di Bari: una donna non soltanto ha dimenticato di indicare che era proprietaria di un'auto, ma ha del tutto omesso di avere un marito.

 

di maio reddito di cittadinanza di maio reddito di cittadinanza

Per ottenere il reddito di cittadinanza aveva spostato la residenza in un'altra via del comune, ossia nella strada sulla quale si trovava il secondo ingresso dell'abitazione dove aveva sempre abitato con il coniuge.

 

CRIMINALI E DETENUTI

A percepire il reddito di cittadinanza, in provincia di Avellino, era anche il reggente del noto clan camorristico Cava, attivo nel «Vallo di Lauro». L'uomo era stato scarcerato di recente, nonostante una condanna definitiva per associazione di tipo mafioso.

 

Eppure da dicembre si metteva in tasca i soldi dello Stato. In provincia di Napoli, invece, un quarantunenne aveva omesso nella richiesta all'Inps di trovarsi ai domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico.

 

di maio reddito di cittadinanza di maio reddito di cittadinanza

Nella stessa provincia sono state denunciate, tra le altre, 80 persone, tutte contigue alla criminalità organizzata, che con dichiarazioni omissive sono riuscite a ottenere 852.515,91 euro di illecita percezione del reddito di cittadinanza. Anche un altro detenuto ai domiciliari, ma in provincia di Lecce, incassava il reddito di cittadinanza: nel porticciolo custodiva una grossa barca da diporto.

 

GLI STRANIERI CHE ABITAVANO ALL'ESTERO

A Matera un cittadino asiatico che incassava il sussidio aveva dichiarato la presenza in Italia della moglie e delle due figlie: il reddito di cittadinanza è arrivato, ma le due donne abitavano di fatto nel paese d'origine.

reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

 

Tanti cittadini stranieri hanno dichiarato di essere residenti in Italia da oltre 10 anni, in realtà erano stati già cancellati all'anagrafe perché irreperibili da anni, ma erano ricomparsi e per ottenere il sussidio si erano di nuovo iscritti.

 

Altri hanno fatto il contrario: sono spariti dopo avere ottenuto il beneficio e tornavano in Italia circa una volta al mese, solo per poter spendere e monetizzare il sussidio. Ma c'è anche chi ha dichiarato di far parte di nuclei familiari composti da 15-20 persone, in realtà inesistenti o irreperibili.

 

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