PIÙ MATTI DEI NO VAX CI SONO SOLO I NO VAX CHE NON VOGLIONO NEMMENO FARSI CURARE - NON SOLO RIFIUTANO IL VACCINO, MA PURE DI ESSERE SALVATI: A PADOVA UN PAZIENTE PRESO PER I CAPELLI HA LAMENTATO UN EMATOMA AL BRACCIO DOPO 15 GIORNI DI TERAPIA INTENSIVA, UN 50ENNE È MORTO A TRENTO PERCHÉ CONTRARIO ALL'INTUBAZIONE - UN 65ENNE RICOVERATO PER DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE A FIRENZE HA SPACCATO DUE CASCHI PER L'OSSIGENO…

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Alessandro Gonzato per “Libero Quotidiano

 

Terapia intensiva 2 Terapia intensiva 2

Accadono cose sempre più deliranti nel tragico mondo no-vax. L'ultima, ma a breve temiamo nuove storie, è quella di un papà che al telefono ha insultato l'anestesista che insieme ai colleghi sta cercando di salvare la vita al figlio 35enne finito in terapia intensiva a causa del Covid.

 

coronavirus terapia intensiva bergamo coronavirus terapia intensiva bergamo

«Come sempre», ha raccontato la dottoressa Francesca Bertamini all'Aria che Tira (La7), «alle 2 del pomeriggio ho chiamato i parenti dei pazienti per informarli delle condizioni, e questo signore mi ha subito attaccato dicendo che tutta la famiglia non si vuole vaccinare perché non sa cosa c'è dentro il vaccino. A quel punto gli ho risposto che non sa nemmeno cosa c'è dentro i farmaci che stiamo somministrando al figlio perché non muoia, ma il signore ha insistito, si è anche raccomandato di non vaccinarlo durante la degenza, cosa che peraltro sarebbe impossibile, perché ormai la malattia l'ha contratta».

 

DELIRI

coronavirus paziente all ospedale san filippo neri di roma coronavirus paziente all ospedale san filippo neri di roma

Altro delirio reso noto dalla dottoressa Bertamini, che lavora all'ospedale di Padova: «Abbiamo ricevuto una denuncia da parte di un paziente salvato per i capelli: dopo 15 giorni di terapia intensiva ha lamentato un ematoma al braccio».

 

E ancora: «Un altro paziente», ha scritto su Facebook la dottoressa, «appena svegliato dal coma, estubato con grande difficoltà dopo giorni di sedazione per permettere la ventilazione, ci ha accusato col filo di voce che aveva di averlo sequestrato, che lui era libero di andarsene». Pochi giorni fa abbiamo dato conto dell'assurda morte del 50enne no-vax di Trento che ha rifiutato di essere intubato.

 

terapie intensive terapie intensive

A Torino poco prima è morta una 32enne a causa di una miocardite provocata dal virus. Anche lei, purtroppo, aveva deciso di non vaccinarsi. La poveretta era risultata positiva al tampone a cui era stata sottoposta all'ospedale dove si era presentata per tre episodi di sincope.

 

Ha lasciato il marito e una creatura di 2 anni. Sui social lo straziante messaggio del marito, a corredo di una foto con loro tre insieme: «Mi mancherai mia piccola donna. Buon viaggio... Ti amo».

 

CASCHI ROTTI

reparto di terapia intensiva brescia 22 reparto di terapia intensiva brescia 22

Un'infermiera di Firenze ha raccontato l'incredibile caso di un 65enne no-vax ricoverato per difficoltà respiratorie che ha spaccato due caschi per l'ossigeno. «Ci ha insultato, offeso, ha negato di avere il Covid». È morto.

 

terapia intensiva coronavirus 1 terapia intensiva coronavirus 1

C'è poi Maurizio Buratti, alias Mauro da Mantova, ospite-disturbatore fisso della Zanzara su Radio24 e noto per le più strampalate teorie complottiste - tra cui quelle sulla pandemia - il quale da giorni è intubato all'ospedale Borgo Trento di Verona per una polmonite bilaterale. In precedenza si era vantato d'essere entrato in un supermercato vicino a Milano con 38 di febbre.

 

coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 2 coronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 2

A Padova un 47enne no-vax ha rifiutato le cure ed è morto in casa: erano stati i vicini a chiamare il 118. Il dottor Amedeo Giorgetti lavora a Recanati, è medico di famiglia, e sulla porta dello studio ha affisso un cartello: «Caro paziente, se ha qualche dubbio o timore sono a disposizione. Se invece crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali con la connivenza dei medici di famiglia è pregato di cambiare ambulatorio».

 

ospedale REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA coronavirus ospedale REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA coronavirus

Il medico ha spiegato: «Un mio paziente 55enne, obeso, iperteso e diabetico col quale ho discusso 5 mesi per convincerlo a vaccinarsi mi ha detto: "No, chissà cosa mi mettete dentro"». Il no vax, contagiato, è stato assistito nelle cure domiciliari, è guarito, e a quel punto il dottore gli ha comunicato che avrebbe dovuto cambiare medico di famiglia.

 

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