Nico Falco per https://napoli.fanpage.it/
gino sorbillo serve la pizza a di maio e masset
I sintomi sono comparsi pochi minuti dopo aver lasciato il ristorante. Nausea, perdita delle forze e senso di smarrimento. Quelli di una intossicazione alimentare, insomma, che può portare anche alla perdita di coscienza. Filomena, 21 anni, studentessa della Costiera Amalfitana, è una dei giovani che si sono sentiti male dopo aver pranzato in una pizzeria napoletana, la stessa sorte è toccata all'amica che era con lei, Alessandra. Ha pranzato da Gino Sorbillo Lievito Madre, sul Lungomare. E ha raccontato la loro disavventura a Fanpage.it, che ha potuto visionare lo scontrino, le foto del pranzo e i referti medici delle due ragazze.
Filomena, innanzitutto, come vi sentite oggi?
giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 9
Siamo ancora un po’ scombussolate ma sicuramente stiamo meglio di ieri, quando ce la siamo vista proprio brutta. Anche della visita in ospedale ricordo poco, ci hanno fatto delle flebo…
Ti va di raccontarci quello che è successo?
Ero a Napoli per alcune commissioni con un’amica. Intorno alle 13 di ieri, 7 luglio, abbiamo deciso di mangiare da Sorbillo, in via Partenope, sul Lungomare. Ci siamo accomodate fuori, non ci hanno chiesto il nome né ci hanno misurato la temperatura. Abbiamo ordinato due porzioni di frittura che comprendevano una frittatina di pasta, due crocchè e delle verdure in tempura. Poi abbiamo preso due pizze antica margherita, quella classica, credo col fiordilatte. Io l’ho lasciata perché dopo le fritture già non mi sentivo bene, la mia amica l’ha mangiata intera. Da bere abbiamo preso una coca cola e acqua naturale (come dimostra lo scontrino, ndr).
Cosa è successo dopo?
Verso le 14, mentre stavamo tornando a casa, ho cominciato a stare peggio. Eravamo davanti alla Questura, a via Medina, ho chiesto alla mia amica di fermarci qualche minuto perché non mi sentivo bene, avevo una forte nausea. Dopo dieci minuti ho iniziato a vomitare. E dopo qualche minuto anche a lei è successo lo stesso. Siamo riuscite ad avvisare i nostri genitori, chiedendo di venirci a prendere perché stavamo molto male. Qualcuno ha anche chiamato il 118, ma la risposta è stata che, non avendo noi perso coscienza, l’ambulanza sarebbe arrivata dopo parecchio tempo in quanto non era una urgenza. In ospedale siamo andate con l’auto dei genitori della mia amica, ci hanno portato al Pellegrini.
E una volta al Pronto Soccorso?
Ci sentivamo ancora male. Io non riuscivo nemmeno a capire le domande, a rispondere. Ci hanno fatto una flebo. Dopo due ore ho firmato per uscire perché volevo tornare a casa, la mia amica è rimasta un altro paio d’ore.
Avete contattato l’Asl?
Ci hanno contattato loro. Hanno chiamato la mia amica ieri sera, me oggi dopo pranzo. Ci hanno chiesto cosa avessimo mangiato, i sintomi, gli orari. Non sappiamo come muoverci, non ci era mai accaduta una cosa del genere. In quella pizzeria ci ero stata già altre volte ma era sempre andato tutto bene.
Ti risultano altri casi di intossicazione alimentare nella stessa giornata?
Al Pellegrini c’era anche un altro ragazzo che aveva gli stessi nostri sintomi. Anche lui ha detto di avere mangiato poco prima da Sorbillo in via Partenope…
2 - IN PIZZERIA DA SORBILLO AI TRIBUNALI, POI IL MALORE: 14 INTOSSICATI, È GIALLO SULLE CAUSE
Ettore Mautone per www.ilmattino.it
Nausea, vomito e diarrea per una decina di giovani, ieri, che hanno accusato i sintomi dopo aver pranzato nel centro storico con portate a base di pizze e altre stuzzicherie. Tutti hanno allertato il 118: tre sono stati trasferiti al Pronto soccorso del Fatebenefratelli e altri quattro al Vecchio Pellegrini. Gli ultimi tre, infine, pur raggiunti dal 118, hanno rifiutato il ricovero. La richiesta di soccorso è avvenuto per alcuni dalla Stazione centrale (questi giovani non erano di Napoli) e per gli altri dalla Gaiola.
luigi de magistris gino sorbillo
I ragazzi giunti al presidio ospedaliero di Posillipo, di età compresa tra i 23 e i 25 anni, hanno accusato dolori addominali acuti, sintomi di tipo diarroico, nausea e vomito, e sono stati trattati con sintomatici per il sostegno fisiologico della funzione idrosalina. Trattenuti in Osservazione per il breve tempo necessario a rimetterli in sesto sono in serata stati dimessi per tornare al proprio domicilio.
Tutti hanno riferito che i sintomi sono apparsi immediatamente dopo aver pranzato da Sorbillo, nel centro storico, ma non è chiaro tuttavia in quale delle pizzerie che rispondono a questo noto brand visto che ve ne è più di una che distano poche decine di metri l'una dall'altra. Pizzerie che, pur rispondendo allo stesso nome, hanno una gestione indipendente l'una dall'altra e completamente diversa.
«Nella mia pizzeria, al centro storico - avverte Gino Sorbillo - non serviamo altro che pizze, tutte cotte al forno con ingredienti scelti e selezionati. Per cui credo di non avere alcuna responsabilità. In ogni caso sono dispiaciuto perché comunque questi ragazzi hanno avuto una spiacevole esperienza mai capitata in una nostra pizzeria. Anche se non posso avere la certezza, non credo che siano venuti a pranzare da me e comunque sulle centinaia di clienti avuti nessuno si è lamentato».
Per una diabolica coincidenza anche altri 4 clienti, sempre della pizzeria Sorbillo, quella però con sede in via Partenope, hanno allertato ieri il 118, anch'essi per sintomi riconducibili a una brutta indigestione sempre accompagnata da nausea, diarrea e vomito. «In questo caso - chiarisce Sorbillo - c'è stata, prima del pranzo, la consegna di una torta fatta in casa che mi era stato chiesto di conservare in frigorifero e che poi è stata servita al tavolo. Attribuisco i sintomi accusati da alcuni commensali di quel gruppo proprio alla torta».