IL POVERO ANDREA PURGATORI E’ STATO SDERENATO DALLE CURE SBAGLIATE – PER I CONSULENTI DELLA PROCURA, I MEDICI CHE L'HANNO ASSISTITO SONO STATI NEGLIGENTI: “BASTAVA L’ANTIBIOTICO PER SALVARGLI LA VITA” - NESSUNO DEI MEDICI CHE LO EBBE IN CURA NELLA CLINICA "VILLA MARGHERITA" DI ROMA COMPRESE DAVVERO LA PATOLOGIA DA CUI ERA AFFETTO, UN'ENDOCARDITE CHE CONVIVEVA CON UN TUMORE AI POLMONI: “MA I SEGNI DI INFEZIONE ERANO CHIARI” - INFATTI APPENA TRASFERITO AL POLICLINICO UMBERTO I FU...

Condividi questo articolo


ANDREA PURGATORI - GREENPEACE ANDREA PURGATORI - GREENPEACE

Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per www.corriere.it

 

Le ultime settimane del giornalista Andrea Purgatori sono percorse da una doppia certezza, secondo gli esperti. Primo: nessuno dei medici che nella clinica privata Villa Margherita di Roma lo ebbe in cura comprese davvero la patologia da cui era affetto, un’endocardite (infezione delle valvole cardiache) che conviveva con un tumore ai polmoni.

ANDREA PURGATORI ANDREA PURGATORI

 

Secondo: una semplice terapia antibiotica avrebbe potuto allungargli la vita. Viceversa, Purgatori iniziò a morire la notte fra il 16 e il 17 giugno 2023 per l’inerzia degli specialisti. Primo fra tutti Guido Laudani che da medico curante, cardiologo, omise l’individuazione della patologia ormai in fase conclamata. Morì la mattina del 19 luglio.

 

Nella consulenza richiesta dal pm Giorgio Orano (a firma Luigi Marsella e Alessandro Mauriello) che, in seguito all’esposto della famiglia, ha indagato per omicidio colposo quattro medici curanti, si legge che Laudani «ometteva la prescrizione di accertamenti clinici, laboratoristici e strumentali finalizzati alla diagnosi di endocardite infettiva. Tali omissioni risultano a nostro avviso ascrivibili a imperizia e non rispondenti alle buone pratiche cliniche da noi individuate in letteratura».

 

ANDREA PURGATORI ANDREA PURGATORI

Perché mai proprio tra il 16 e il 17 giugno si verifica il passaggio cruciale? Perché prima di allora i segnali della presenza di una endocardite appaiono confusi mentre durante quel ricovero si manifestano con chiarezza. Purgatori, inutilmente sottoposto a terapia anticoagulante ma anche a radioterapia per aggredire ipotetiche metastasi cerebrali diagnosticate dal professor Gianfranco Gualdi, lamenta un malessere significativo: la febbre è salita, l’autonomia è compromessa.

 

ANDREA PURGATORI IN SENATO IL 6 GIUGNO 2023 ANDREA PURGATORI IN SENATO IL 6 GIUGNO 2023

I segnali di una malattia importante appaiono clamorosi. In quel caso «sulla base dei dati clinici, radiologici e della terapia impostata era opportuno valutare altre ipotesi diagnostiche oltre a quella proposta dalla dottoressa Giallonardo di un’embolia conseguente a una fibrillazione atriale» scrivono i consulenti del pm. Eppure non si riusciva a individuare una causa certa. Qualcuno pensò a una febbre da un’infezione urinaria. Ma le analisi diedero esito negativo.

andrea purgatori foto di bacco (2) andrea purgatori foto di bacco (2)

 

[…] Il giornalista fu sottoposto a verifiche anche al Policlinico Umberto I, ma solo successivamente, troppo tardi. «All’Umberto I sostanzialmente con gli stessi elementi (di Villa Margherita, ndr) i sanitari sin da subito ipotizzavano un’endocardite batterica e tempestivamente effettuavano gli accertamenti necessari a confermare la diagnosi».

 

La perizia ha escluso anche la presenza di metastasi cerebrali indicate dal professor Gualdi (indagato assieme al collaboratore Claudio Di Biasi, alla dottoressa Maria Chiara Colaiacomo e allo stesso Laudani) e aggredite con una radioterapia dagli effetti collaterali problematici. […]

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!