(ANSA) - Si allargano agli Stati Uniti le indagini sulle centinaia di tesori e reperti spariti negli ultimi anni dal British Museum di Londra, come rivelato l'estate scorsa nell'ambito di uno scandalo che ha investito anche un ex dipendente di alto rango del museo. Lo riporta oggi la Bbc, secondo cui l'Fbi è entrata in azione - in parallelo con le investigazioni portate avanti nel Regno da Scotland Yard - sulla base del sospetto coinvolgimento di un qualche ricettatore attivo sul mercato illegale americano.
Buona parte dei reperti scomparsi - in maggioranza gemme e antichi gioielli - sono stati finora recuperati sull'isola o all'estero, mentre si è scoperto che in parte erano stati trafugati e in parte perduti. Ma altri continuano a mancare all'appello.
Fra gli oggetti ritrovati, rivela ancora l'emittente britannica, ce ne sono almeno 268 che risultano essere transitati fra le mani di un ricco collezionista (per ora anonimo) di Washington: oggetti alle cui ricerche l'Fbi sta collaborando già da alcuni mesi, a quanto s'intuisce, con l'obiettivo di provare a rintracciarli e a restituirli tutti. Il British Museum, uno dei più celebri del Regno Unito e del mondo, custodisce fra l'altro i marmi del Partenone - giunti a Londra in epoca imperiale -, tesoro di cui la Grecia chiede da tempo, invano, di tornare in possesso.
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