Francesca Basso per il "Corriere della Sera"
Il premier del Lussemburgo Xavier Bettel è risultato positivo al Covid, in seguito a tampone molecolare. Il suo staff ha annunciato, in un comunicato, che si è messo in isolamento per 10 giorni. Giovedì e venerdì scorsi aveva partecipato al Consiglio europeo che ha riunito in persona a Bruxelles i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri, tra cui anche il premier Mario Draghi.
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Secondo il comunicato nessuno dei 26 leader Ue viene considerato come un contatto stretto, perché secondo le regole lussemburghesi sono definiti «contatti stretti» della persona positiva coloro che hanno passato con lei più di quindici minuti, a meno di due metri di distanza e senza mascherina. La portavoce di Bettel ha spiegato all' agenzia di stampa francese Afp che «i gesti barriera sono stati rispettati» durante i due giorni del vertice. Bettel, 48 anni, ha ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca il 6 maggio scorso e avrebbe dovuto fare il richiamo giovedì prossimo.
MARIO DRAGHI CON ANGELA MERKEL
«Attualmente ha sintomi lievi (febbre, mal di testa) - spiega il comunicato -. Continuerà a svolgere i suoi compiti e le sue funzioni» da casa in telelavoro. «Durante il Consiglio europeo erano in vigore tutte le misure sanitarie», ha twittato Barend Leyts, portavoce del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che augura una «guarigione rapida» al premier Bettel e spiega che «l' incontro è stato organizzato in modo da garantire il rispetto del distanziamento sociale in ogni momento».
Il premier Mario Draghi, che ha partecipato al summit, si è sottoposto al tampone molecolare al rientro come previsto dal protocollo e dalle regole di Belgio e Italia. È completamente vaccinato, la prima dose con AstraZeneca e la seconda con Pfizer il 21 giugno scorso (ma la seconda dose è considerata sufficiente dopo 14 giorni dalla somministrazione). Anche la cancelliera Angela Merkel aveva optato per la vaccinazione eterologa, prima iniezione il 16 aprile scorso con AstraZeneca e seconda con Pfizer.
A dicembre era successo al presidente francese Emmanuel Macron di rientrare a Parigi dopo il Consiglio europeo e di risultare positivo. Era stato il ministro della Salute francese, Olivier Veran, a ipotizzare che «probabilmente» il presidente francese fosse stato contagiato durante il summit del 10 e 11 dicembre. Ma all' epoca l' Europa era in piena pandemia e i vaccini ancora non c' erano. Questa volta la situazione era diversa.
C' era una sensazione di ritorno alla quasi normalità. I giornalisti avevano anche potuto fare ritorno al palazzo del Consiglio, seppure in numero ridotto. Comunque i leader Ue durante il vertice avevano manifestato preoccupazione per il diffondersi della variante Delta e il premier Mario Draghi, nella conferenza stampa finale, aveva avvertito: «La pandemia non è finita».