IL PREZZO DELLA DISPERAZIONE - IN AFGHANISTAN DUE GENITORI HANNO VENDUTO LA FIGLIA A 500 DOLLARI PER SFAMARE IL RESTO DELLA FAMIGLIA: LA NEONATA È STATA DATA A UNO SCONOSCIUTO CHE LA CRESCERÀ E POI LA FARÀ “SPOSARE CON SUO FIGLIO” – IL RACCONTO DELLA MADRE IN LACRIME: “GLI ALTRI MIEI FIGLI STAVANO MORENDO DI FAME. COME POSSO NON ESSERE TRISTE? VORREI NON DOVERLA VENDERE” – CON L’ARRIVO DEI TALEBANI LE FAMIGLIE SONO AL COLLASSO E…

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Caterina Galloni pe"www.blitzquotidiano.it"

 

famiglia vende la figlia neonata in afghanistan 1 famiglia vende la figlia neonata in afghanistan 1

In Afghanistan due genitori disperati hanno venduto la figlia a 500 dollari per sfamare il resto della famiglia. La neonata è stata data a uno sconosciuto che la crescerà e poi la farà “sposare con suo figlio”. In Afghanistan, sembra non sia un fatto isolato. Dopo l’arrivo dei talebani che ha posto fine ai fondi stranieri che sostenevano la fragile economia, lasciandola sull’orlo del collasso, le famiglie ormai allo stremo vendono i figli per racimolare denaro. 

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La figlia venduta in Afghanistan

Yogita Limaye, giornalista della BBC, si è recata in un villaggio fuori Herat, a ovest del paese, e ha parlato con la madre che ha venduto la figlia neonata per 500 dollari. Così da poter comprare il cibo per gli altri figli. L’acquirente era un uomo sconosciuto che sosteneva di voler crescere la piccola e in seguito farla sposare al figlio. Ma non c’è nessuna garanzia che le cose andranno in questo modo.

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Ha pagato 250 dollari in anticipo, sufficienti per sfamare la famiglia per alcuni mesi, e pagherà il resto quando tornerà a prendere la bambina. Lo farà “una volta che avrà imparato a camminare”. “Gli altri miei figli stavano morendo di fame, dunque abbiamo dovuto vendere la neonata”, ha detto la madre alla BBC.  “Come posso non essere triste? E’ mia figlia. Vorrei non doverla vendere”.

 

La situazione economica in Afghanistan

talebani talebani

L’Afghanistan – un paese impoverito devastato da decenni di conflitti e corruzione dilagante – per circa il 40% del PIL dipendeva dagli aiuti esteri, anche quando era guidato da un governo sostenuto dall’Occidente. Ma la pandemia del Covid, la siccità, il crollo del governo e la successiva presa del potere dei talebani, tre mesi fa hanno drammaticamente peggiorato la situazione.  Ora il Paese è sull’orlo del tracollo economico

 

Il valore della valuta è precipitato, i prezzi del cibo sono aumentati vertiginosamente mentre gli aiuti si sono fermati, i lavoratori non sono pagati, le aziende sono chiuse e pur di sopravvivere, secondo un rapporto di Save The Children, le famiglie costrette a vendere  tutto ciò che possiedono, persino i figli. Il World Food Program ha affermato che in Afghanistan più della metà della popolazione, circa 22,8 milioni di persone, nei prossimi mesi rischia la malnutrizione acuta e la morte. 

 

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Il rischio per i bambini

Un milione di bambini “senza cure immediate” potrebbero perdere la vita. Secondo il WFP per evitare il peggio, saranno necessari milioni di dollari ma nel timore che le donazioni vengano sequestrate dai talebani, i governi esitano. 

Alex Zerden, ex funzionario del Dipartimento del Tesoro e membro del Center for a New American Security, alla CNBC ha riferito che il potenziale di corruzione tra i talebani è “enorme”.

 

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Un quarto delle banche afgane sono di proprietà statale, ha detto Zerden, tra cui la banca nazionale che di norma viene utilizzata per spostare enormi somme di denaro. “I talebani controllano la dogana, controllano le tasse. Fino a un mese fa erano nel business delle estorsioni e non credo che cambieranno”, ha commentato Zerden. 

 

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