1 – RISTORATRICE MORTA: SUL POST ERA STATA SENTITA IN QUESTURA
(ANSA) - Giovanna Pedretti era stata sentita in Questura, come persona informata sui fatti, in merito alla recensione di un presunto cliente della sua pizzeria che si lamentava della presenza di gay e disabili nel locale. Al post Pedretti replicò e la vicenda finì sui social ma poi si sollevarono dubbi sulla veridicità della recensione. La cinquantanovenne, trovata morta ieri nel Lambro, era stata chiamata semplicemente come persona informata suifatti dalla polizia che indagava sulla possibilità che nella recensione si prefigurasse il reato di istigazione all'odio.
2 – FIGLIA RISTORATRICE MORTA, 'MANDATE VIA I GIORNALISTI'
(ANSA) - "Siamo assediati dai giornalisti. Andate via. Qualcuno li mandi via": questo è l'appello di Florina D'Avino, la figlia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta ieri nelle acque del fiume Lambro, rilanciato dagli amici sui social, dove hanno pubblicato lo screenshot della sua richiesta d'aiuto. L'invito di una conoscente è quindi di andare nella zona della pizzeria "a dar man forte alla famiglia".
3 – GIOVANNA PEDRETT: LE ULTIME ORE, IL SANGUE IN AUTO, L’AUTOPSIA E I VERSI DI NERUDA SU WHATSAPP
Estratto dell’articolo da “La Stampa”
La procura di Lodi ha sequestrato l'auto e disposto l'autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano, trovata morta nel tardo pomeriggio di ieri nel Lambro.
L'ipotesi più accreditata al momento - a quanto si apprende da fonti investigative - resta quella del suicidio, anche se la dinamica è ancora da chiarire: dentro e fuori dall'auto della donna, una Panda beige, parcheggiata vicino alla zona in cui i sommozzatori hanno ripescato il cadavere dal fiume, c'erano numerose tracce di sangue. Il corpo della 59enne è stato già esaminato sul posto dal medico legale, ma sarà solo l'autopsia a chiarire quali siano state le cause della morte.
Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Sant'Angelo e dai colleghi di Lodi e coordinate dal procuratore di Lodi Maurizio Romanelli, sono al momento senza ipotesi di reato. Gli inquirenti disporranno anche approfondimenti tecnici sul telefono e sul computer di Pedretti, sia per ricostruire gli aspetti della sua vita personale e le sue ulime ore, sia per far luce sulla vicenda della recensione omofoba e contro i disabili.
I DUBBI DI LORENZO BIAGIARELLI SULLA DENUNCIA DI OMOFOBIA IN PIZZERIA
Il messaggio, rispedito al mittente dalla donna, subito dopo aver fatto balzare la pizzeria all'onore delle cronache, ha sollevato dubbi di autenticità, scatenando tanti commenti negativi sui social. Giovanna Pedretti era stata sentita in Questura, come persona informata sui fatti, in merito alla recensione. Era stata chiamata semplicemente come persona informata sui fatti dalla polizia che indagava sulla possibilità che nella recensione si prefigurasse il reato di istigazione all'odio.
Anche questi saranno esaminati dagli inquirenti, per capire se possa essere stata eventualmente l'ondata di critiche a spingere la 59enne al gesto estremo. Nell'auto della donna e nella casa, che si trova sopra al ristorante, non è stato trovato alcun biglietto di addio, ma proseguono le indagini per trovare sui dispositivi a lei in uso eventuali messaggi che possano spiegare la sua morte. «Ti manderò un bacio con il vento, e tu lo sentirai! Ti volterai senza vedermi... ma io sarò lì»: questi i versi di Pablo Neruda come info su WhatsApp. All'applicazione di messaggistica risulta che si sia collegata l'ultima volta sabato alle 9:28. […]
giovanna pedretti e il marito titolari del ristorante le vignole giovanna pedretti titolare del ristorante le vignole 1 giovanna pedretti titolare del ristorante le vignole 2