Alberto Bertoli n duetto virtuale con il padre Pierangelo
Guest Star ENRICO RUGGERI
20 ottobre - 20.45 - PalaUnical - Mantova
Sarà il primo concerto in Italia in cui le persone con disabilità potranno scegliere il proprio posto in platea direttamente su Ticketone. pic.twitter.com/0nIjSbpykq
— Casa del Sole Onlus (@CasadelSoleMN) October 11, 2023
1 – L’IMPEGNO DEL CAPO LEGHISTA: «RICONOSCEREMO LA LINGUA DEI SEGNI»
Estratto dell’articolo del “Corriere della Sera”
matteo salvini - lingua dei segni
Ieri il leader leghista e vicepremier Matteo Salvini ha partecipato a Roma al convegno dell’Ente nazionale sordi intitolato «Mondo del lavoro: un ambiente possibile per le persone sorde? Esperienze e proposte a confronto». Tra i punti in discussione, la valutazione delle proposte destinate a consentire ai sordi effettivi collocamenti e ricollocamenti occupazionali […]
Altra questione all’ordine del giorno, l’azione per sensibilizzare le forze politiche. «Ho preso un impegno», ha dichiarato poi Salvini via social a questo proposito, «ovvero costringere il governo ad approvare, dopo anni, il riconoscimento della lingua dei segni».
ZAINETTO VIBRANTE E LINGUA DEI SEGNI ECCO IL CONCERTO A MISURA DI DISABILE
2 – Estratto dell’articolo di Valentina Tomirotti per “la Repubblica”
concerto lingua dei segni PalaUnical di Mantova
«Se sogni non farlo a metà, lascia che il sogno cambi la tua realtà». E la realtà siamo riusciti a cambiarla per una sera. Alberto Bertoli, figlio del cantautore Pierangelo, ha portato al PalaUnical di Mantova il primo grande concerto integrato, totalmente accessibile. Mille persone in platea e nessuna barriera sia strutturale, sia sensoriale.
Un’emozione unica riuscire nell’impresa di creare un evento inglobante e mai escludente, portando la musica di Bertoli, e con la speciale partecipazione di Enrico Ruggeri, ad essere l’accompagnamento perfetto per questa bella pagina di inclusione onesta.
[...] Così l’area, di oltre tremila metri quadrati, è stata riprogettata ex novo in una pianta in cui gli spettatori in carrozzina hanno trovato posto in platea non in settori dedicati, potendo scegliere dove collocarsi, a fianco del loro accompagnatore.
Vie di fuga da 160 centimetri, invece dei comuni 120. Il numero di file di sedie è stato ridotto del 50% e il rapporto dei servizi igienici attrezzati è passato da 1:250 a 1:50. Tutti i collegamenti via cavo con il palco, tra mixer audio e mixer video, sono spariti da terra e sono stati resi possibili con canaline sospese, togliendo così ogni impedimento dal pavimento.
CONCERTO A MISURA DI DISABILE AL PALAUNICAL DI MANTOVA
La musica è stata resa “ascoltabile” anche alle persone sorde grazie all’utilizzo degli zainetti vibranti, creando un collegamento diretto con il mixer, per cui il suono era trasmesso allo schienale della poltrona o allo zainetto e diventava “accessibile”. Pioggia di consensi per la coppia di Lis performer di Sanremo: incredibile la loro capacità di creare un tutt’uno poetico tra il movimento del loro corpo e il gesto segnato, come una danza armonica. Presente anche l’opzione dei sottotitoli di tutte le canzoni, richiesta da Fiadda Italia, che ha reso fruibili i testi favorendo una partecipazione attiva della platea che fin dai primi pezzi proposti si è unita nel canto a Bertoli e Ruggeri.
Non solo platea e musica, ma si è pensato davvero a tutti, creando anche due stanze chill-out, gestite dai terapisti di stimolazione basale di Casa del Sole, ideate per persone con autismo o neuro divergenze, in cui poter essere tranquilli e potersi rilassare, continuando a seguire lo spettacolo da monitor o casse musicali, grazie alle poltrone vibranti e a monitor che andavano ad evocare scenari, capaci di restituire serenità. Poi giochi interattivi che hanno consentito agli spettatori di poter alternare l’ascolto di tutte le canzoni con l’attivazione motoria, aumentando la capacità e il desiderio di rimanere a guardare lo spettacolo.
[...]
Ora questo grande esempio, ideato dalla Casa del Sole onlus dopo un mio appello sull’inaccessibilità dei concerti, non deve rimanere isolato, ma costituire una base per partire con una nuova programmazione nazionale di eventi accessibili di qualunque entità: dal teatro al Palazzetto fino ad arrivare agli stadi.
E da dietro le quinte come consulente volontaria ho cercato di far capire cosa significasse creare un evento accessibile, quali criticità dovevano sparire e quali valori dovevano esserci ad ogni costo, mettendo in campo anche buone prassi che in Italia già esistono, come il Festival Oriente Occidente di Rovereto. [...]