PURE A PRAGA SI SONO ROTTI LE PALLE DEGLI UBRIACONI – LA CITTÀ DICE STOP AI “GIRI DEI PUB” ORGANIZZATI, SFANCULANDO I RAGAZZETTI CHE VOMITANO IN STRADA DI NOTTE DOPO AVER TRINCATO LITRI DI BIRRA: IL CONSIGLIO COMUNALE HA APPROVATO UN’ORDINANZA CHE VIETA I TOUR ORGANIZZATI IN CITTÀ DALLE 22 ALLE 6 DEL MATTINO NEL TENTATIVO DI ATTRARRE UN TURISMO PIÙ CULTURALE: SI VUOLE PUNTARE PIÙ SU KAFKA, MENO SULLE BIRRE...

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Estratto dell’articolo di Federico Thoman per il "Corriere della Sera"

 

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Più turisti amanti di Kafka e meno visitatori ubriachi. Praga dice stop ai «giri dei pub» organizzati: lo fa per cambiare il suo modello di offerta turistica, combattendo gli eccessi perversi delle visite di massa. Lunedì scorso, il consiglio comunale della capitale ceca ha approvato un’ordinanza che vieta i tour organizzati in città dalle 22 alle 6 del mattino ed è destinata a far discutere: il testo spiega che ad aver spinto l’amministrazione a intervenire sono stati «l’irragionevole consumo di alcool e il comportamento molesto associato ai giri dei pub: possono creare l’impressione di mancanza di cultura nella nostra comunità […]».

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[…]

Come ha spiegato il vice sindaco Jiri Pospísil , Praga è «alla ricerca di un turismo più acculturato, più benestante e non di chi viene per un brevissimo periodo unicamente per ubriacarsi».

 

[…] A essere decisamente contrari,come prevedibile, gli organizzatori dei «giri dei pub». Una delle principali agenzie della città che offrivano questi servizi si chiama, non a caso, Prague Pub Crawl. In un comunicato ha stigmatizzato l’ordinanza parlando di misura «populista» perché i tour finiscono — o meglio, finivano — a mezzanotte e mezza mentre, soprattutto nel centro cittadino che è patrimonio Unesco, i problemi si riscontrano anche diverse ore più tardi.

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Secondo loro, l’assenza di guide non farà altro che aumentare la disorganizzazione e, di conseguenza, il caos.

Per vedere chi avrà ragione bisognerà aspettare qualche mese e sentire cosa ne pensano i praghesi e i turisti che verranno a visitare la «città dalle cento torri» in cui nacque lo scrittore Franz Kafka.

Ma la mossa del consiglio municipale s’inserisce nel solco che sta diventando sempre più ampio di città o località turistiche europee che provano a contrastare — o quantomeno domare — il fenomeno dell’«overtourism».

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Gli anni tornano a far arrapare – dopo anni tristissimi in cui siamo stati privati della vista di queste bonazze in passerella,

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