PUTIN CERCAVA UN PRETESTO PER ARRIVARE IN TRANSNISTRIA ED ECCOLO SERVITO: LA SITUAZIONE NELLA REGIONE FILO-RUSSA DELLA MOLDAVIA È INCANDESCENTE. DOPO LE ESPLOSIONI DI IERI, OGGI È SALTATO IN ARIA IL CENTRO DI TRASMISSIONE DELLA RADIO RUSSA. SARÀ UNA COINCIDENZA CHE IL TUTTO SUCCEDA A POCO PIÙ DI 24 ORE DALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLA DIFESA DI MOSCA SUL “CORRIDOIO” TRA DONBASS E MOLDAVIA? - IL CREMLINO: “SEGUIAMO DA VICINO GLI ULTIMI SVILUPPI, CHE DESTANO PREOCCUPAZIONE” (NON ASPETTAVANO ALTRO)

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1 - CREMLINO SEGUE DA VICINO TRANSNISTRIA, C'È PREOCCUPAZIONE

TORRE RADIO RUSSA SALTATA IN ARIA IN TRANSNISTRIA TORRE RADIO RUSSA SALTATA IN ARIA IN TRANSNISTRIA

 (ANSA) - Il Cremlino "segue da vicino" la situazione nella Transnistria, i cui ultimi sviluppi destano "preoccupazione". Lo fa sapere il portavoce del Cremlino, secondo quanto riporta la Tass. Non sono al momento in programma contatti tra il presidente russo Vladimir Putin e la presidente della Moldavia Maia Sandu, precisa il Cremlino.

 

2 - COLPITO CENTRO TRASMISSIONE RADIO RUSSA IN TRANSNISTRIA

 (ANSA) - Il centro di trasmissione della radio russa è stato colpito ed è saltato in aria in Trasnistria. Lo riferisce l'Agenzia russa Tass. "Le due antenne più potenti sono state distrutte. Entrambe erano usate per ritrasmettere la radio russa. Nessuno dei dipendenti della stazione radio o la gente del posto è stato ferito", ha riferito il servizio stampa del ministero dell'Interno della Transnistria citato dalla Tass.

esplosioni a tiraspol, in transnistria 4 esplosioni a tiraspol, in transnistria 4

 

3 - MOLDAVIA, RIUNIONE SICUREZZA DOPO ESPLOSIONI IN TRANSNISTRIA

(ANSA-AFP) - Il presidente della Moldavia Maia Sandu ha convocato per oggi il consiglio di sicurezza nazionale dopo che una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa della Transnistria hanno scatenato il timore che il conflitto in Ucraina possa estendersi al piccolo paese dell'Europa orientale. Il leader moldavo terrà una conferenza stampa dopo la riunione sulla sicurezza.

 

Oggi due esplosioni hanno danneggiato una torre radio e lunedì le autorità separatiste hanno riferito di un attacco con granate contro un edificio ufficiale nella capitale regionale Tiraspol. Entrambi gli incidenti non hanno provocato vittime. La Transnistria, la cui autoproclamata indipendenza non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è separata dalla Moldavia dopo una breve guerra civile in seguito al crollo dell'Unione Sovietica. Il territorio, con una popolazione di circa 500.000 abitanti, è fortemente dipendente dalla Russia, che fornisce gas gratuito e ha schierato 1.500 truppe.

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4 - TRANSNISTRIA, COLPITA ANCHE UNITÀ MILITARE VICINO TIRASPOL

 (ANSA) - Il Consiglio di sicurezza della Transnistria riferisce di un nuovo attacco, contro un'unità militare vicino a Tiraspol. Lo riferisce l'agenzia russa Tass citando il servizio stampa del presidente dell'autoproclamato governo della Transnistria, secondo cui ci sono stati complessivamente tre attacchi sul territorio tra ieri e oggi. Le autorità dell'autoproclamato governo hanno quindi deciso di alzare le misure di sicurezza alzando l'allerta 'terrorismo' al livello 'rosso' e di cancellare la parata del 9 maggio.

 

5 - UE, SEGUIAMO CON APPRENSIONE SVILUPPI IN TRANSNISTRIA

 (ANSA) - La Commissione Europea segue con "apprensione" gli sviluppi della situazione in Transnistria. Lo ha sottolineato un portavoce nel corso del briefing quotidiano, evidenziando che fin dall'inizio del conflitto l'Ue ha chiesto la fine delle ostilità.

 

L'Ue, prosegue il portavoce, sta "monitorando la situazione da vicino", che risulta "particolarmente preoccupante nell'attuale situazione regionale ed è dannoso per la sicurezza e la stabilità della Moldova".

esplosioni a tiraspol, in transnistria 2 esplosioni a tiraspol, in transnistria 2

 

 "L'Ue rimane pienamente impegnata a facilitare una soluzione globale, pacifica e sostenibile del conflitto transnistriano, basata sulla sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica di Moldova nei suoi confini riconosciuti a livello internazionale, con uno status speciale per la regione transnistriana. Incoraggiamo un dialogo continuo e costruttivo tra le parti al fine di creare ulteriore fiducia", aggiunge.

 

6 - MOLDAVIA, DIETRO ATTACCHI TENTATIVO DI TRASCINARCI IN GUERRA

 (ANSA) - Il segretario del Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia (PSRM) Vlad Batrincea ritiene che dietro le esplosioni nella Transnistria ci sia un tentativo di trascinare il Paese in un conflitto armato. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook, citato dalla Tass.

 

esplosioni a tiraspol, in transnistria 3 esplosioni a tiraspol, in transnistria 3

"Seguiamo con grande preoccupazione i crescenti tentativi di forze esterne di trascinare il nostro Paese in un conflitto armato. Il PSRM ha ripetutamente sottolineato che la Moldavia deve mantenere lo status di neutralità sancito dalla nostra costituzione, e la leadership di Chisinau e l'intera classe politica devono escludere qualsiasi azione provocatoria che potrebbe avere conseguenze disastrose per il Paese", ha detto Batrincea.

 

7 - LA TRANSNISTRIA ATTACCO CON RAZZI A TIRASPOL ADESSO TREMA IL FRONTE OVEST

Mauro Mondello per “la Stampa”

 

La serie di esplosioni, senza vittime, che ha colpito ieri l'edificio del ministero della Sicurezza statale a Tiraspol, in Transnistria, enclave russa in Moldavia, potrebbe aprire un nuovo fronte della guerra in Ucraina.

 

A poco più di 24 ore dalle dichiarazioni del ministero della Difesa russo, che ponevano fra le nuove priorità militari di Mosca l'apertura di un corridoio lungo la costa del Mar Nero, fino alla repubblica autoproclamata di Transnistria, cresce il timore che dietro l'attacco, così come successo in avvio del conflitto ucraino nelle regioni di Donetsk e Lugansk, possa nascondersi un cosiddetto false flag, un incidente, il primo fra tanti, volontariamente messo in piedi dalla Russia per intervenire militarmente nell'area.

IL PIANO DI PUTIN PER TAGLIARE L'ACCESSO AL MARE UCRAINO E PRENDERSI LA TRANSNISTRIA IL PIANO DI PUTIN PER TAGLIARE L'ACCESSO AL MARE UCRAINO E PRENDERSI LA TRANSNISTRIA

 

Di un possibile coinvolgimento di Tiraspol nella guerra si parla, d'altronde, da settimane. Distribuiti sui 3567 chilometri quadrati della regione ci sono infatti quasi duemila soldati dell'esercito russo, ufficialmente dislocati nell'area in missione di pace, ma pronti a essere mobilitati.

 

Inoltre, la regione può contare sullo strategico aeroporto militare di Tiraspol e su uno dei più grandi depositi di armi d'Europa, quello di Cobasna, nel quale, secondo l'Osce, sarebbero custodite oltre ventimila tonnel-late di armi e munizioni.

 

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«In televisione troviamo solo i canali russi e transnistriani - spiega Julia, 35 anni, impiegata in un supermercato a Chisinau - che definiscono la guerra in Ucraina un'operazione speciale contro dei terroristi nazisti. Per le persone anziane quello che dice la tivù non può essere messo in discussione, è una legge assoluta.

Per questo in Transnistria si può ancora trovare un tale appoggio incondizionato alla "madre Russia": Mosca, per molti qui, è un sogno di libertà e ricchezza, un luogo mitico e meraviglioso, ma non per tutti. I ragazzi se ne vanno, e con questa guerra tutti cercano di ottenere un passaporto moldavo.

 

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Tiraspol in dieci anni ha perso più di un terzo della sua popolazione». Nella capitale transnistriana, superato lo stadio di calcio della squadra locale, lo Sheriff, ci si immette nell'enorme viale 25 Ottobre, uno stradone che, da Ovest verso Est, spacca in due il centro e ai cui lati emergono, uno dopo l'altro, riferimenti a un passato lontanissimo.

 

TORRE RADIO RUSSA SALTATA IN ARIA IN TRANSNISTRIA TORRE RADIO RUSSA SALTATA IN ARIA IN TRANSNISTRIA

 La casa del Soviet, il monumento a cavallo del generale Sovurov, l'enorme statua di Lenin di fronte all'architettura brutalista sovietica del palazzo di governo, il carro armato che celebra la vittoria della rivoluzione bolscevica, e poi Lunaciarski Street, Bulevard Gagarin, viale Sverdlov, vicolo Gorki: la topografia è un continuo riferirsi a personaggi ed eventi della rivoluzione comunista russa.

 

Scuole, ospedali, strade, sono co-struite con soldi e da imprese russe. Sempre da Mosca arriva, a prezzi stracciati, il gas, ed è, ancora, il governo russo a pagare le pensioni dei cittadini della Transnistria: la svalutazione del rublo legata all'invasione d'Ucraina ha già avuto, in questo senso, ripercussioni importanti, con l'indennità che è passata da 2.000 ($ 155) a 1.200 rubli transnistriani ($ 95) al mese.

 

bandiera della transnistria bandiera della transnistria

«Conosco alcune persone, oltre i 70 anni, che non sono mai uscite dalla Transnistria, che parlano soltanto russo e che conservano ancora il loro vecchio passaporto sovietico - dice Nadezhna, giornalista locale - ma la realtà non è soltanto quella folcloristica di cui spesso si parla sui giornali. La totale dipendenza da Mosca ci rende degli schiavi.

 

Abbiamo un parlamento che si fa chiamare Soviet Supremo, viviamo in un luogo nel quale le relazioni omosessuali sono vietate, in cui non si può scrivere o parlare di nulla liberamente, con una corruzione endemica, a ogni livello, e con l'invasione dell'Ucraina tutto si è fatto più difficile. In tanti qui hanno parenti, amici, dall'altra parte, ma restiamo isolati, in un limbo assoluto».

 

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Le Stolovaya, i tipici bar con cucina di tradizione sovietica, continuano a servono insalate di barbabietole e pollo impanato, come quarant' anni fa, per 47 rubli transnistriani ($ 3). Nonostante il rischio sempre più concreto che un allargamento del conflitto possa travolgere anche la Transnistria, girando per le strade di Tiraspol, dando un'occhiata ai giornali del luogo, si avverte una sensazione di calma apparente. Come se la guerra, nella sua versione più brutale, non stia avvenendo ad appena venti minuti di macchina da qui.

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