Estratto dell'articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”
giocolieri al fronte per i soldati russi
Musica per le orecchie di Zelensky. Il morale delle truppe russe è talmente basso che il Cremlino sta inviando in Ucraina cantanti lirici, chitarristi folk, pianisti, attori e saltimbanchi per tentare di rallegrare i soldati al fronte.
Alla vigilia del trecentesimo giorno della guerra dei tre giorni (il lasso di tempo che gli strateghi di Mosca ritenevano sufficienti per conquistare Kiev e insediare un governo fantoccio), dunque, il ministero della Difesa della Federazione russa pubblica un comunicato che pare scritto da un pacifista hippie.
musicisti al fronte per i soldati russi
"Nelle loro mani non mitragliatrici ma microfoni!", esordisce l'entusiastica nota. "È stata ultimata la prima Brigata creativa in prima linea, per supportare i nostri militari nella zona delle operazioni speciali".
Neanche quando si tratta di musica il Cremlino riesce a chiamare la guerra col proprio nome. "La Brigata comprende artisti mobilitati e volontari: sono cantanti, musicisti e persino maestri del genere originale".
Il messaggio è stato diffuso sul canale Telegram ufficiale della Difesa e viaggia in Rete con un video allegato. Nel filmato si vedono e si sentono pezzi dei mini concerti che alcuni interpreti, tutti maschi e in divisa, hanno tenuto davanti alle truppe. Un po' perplesse, a giudicare dalle espressioni dei volti.
La prima esibizione della Brigata creativa è stata organizzata il 19 novembre a Mariupol, nella regione occupata del Donetsk. "I ragazzi si esibiscono con le loro canzoni preferite", spiega la didascalia partorita dai funzionari del ministero. "Come ad esempio "Percorso in prima linea", "Dagli eroi dei tempi passati" e un vero successo da prima linea: "Sevastopol"!".
cantanti al fronte per i soldati russi
L'espediente di mandare al fronte artisti più o meno famosi, soprattutto quando le cose non vanno come si è programmato o si è proclamato, non è nuovo. In Vietnam Johnny Cash tenne un concerto per i soldati americani.
Per una strepitosa serie di coincidenze, si ritrovarono a fare una tournee surreale a Saigon anche quattro semisconosciute ragazze beat di Piombino, che avevano appena formato la band delle Stars. E qualche anno prima, in Corea, Marilyn Monroe fu la protagonista davanti a 100mila militari dello storico spettacolo "Anything goes".
La notizia diramata da Mosca è stata letta dall'intelligence occidentale come l'ennesimo segnale di vulnerabilità delle forze armate di Putin, che ieri hanno ricevuto una visita particolare: il ministro della Difesa Serghej Shojgu ha sorvolato le aree dello schieramento e ha parlato con le truppe al fronte e "in uno dei posti di comando". […]
Un'inchiesta del New York Times ne ha documentato lo scarso equipaggiamento, l'uso di mappe risalenti agli anni Sessanta, e la scarsa conoscenza di armi e precauzioni tattiche, come quella di non accendere il telefonino sulla linea del fronte per il rischio di essere individuati e bombardati. "Temendo lo scontro Usa-Russia, ufficiali americani hanno anche tentato di impedire agli ucraini di organizzare un attacco per uccidere il generale Gerasimov", ha rivelato il quotidiano. […]
il ministro della Difesa russo Serghej Shojgu
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