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E' di un arresto e 83 denunce il bilancio della Polizia di Stato sulla manifestazione No Green pass di ieri a Milano. Si tratta di 74 persone denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata a cui si aggiungono i nove esponenti di Do.Ra., la comunità militante dei 12 raggi, che sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata.
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Nel corso della manifestazione No Green pass di ieri a Milano ci sono stati alcuni momenti di tensione generati da gruppetti di esponenti di estrema destra, alcuni dei quali hanno ripetutamente dato vita a «cori di stampo fascista» finendo per essere portati in Questura e denunciati anche per il reato specifico di «apologia del fascismo».
Tutti e nove sono appartenenti a Do.Ra, la “Comunità Militante dei Dodici Raggi”, un gruppo noto di matrice neofascista. Il questore Petronzi ha messo nei loro confronti 9 Fogli di via obbligatorio (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) dal Comune di Milano.
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Gli attivisti di destra, secondo quanto precisato dalla Questura, «si stavano lasciando andare ad espressioni di chiaro stampo fascista». A essere denunciate alla fine sono state nove persone tra i 28 e i 45 anni, appartenenti alla Comunità Militante dei Dodici Raggi, bloccate in viale Abruzzi angolo via Pecchio e portate in Questura per accertamenti.
«I nove - si legge in una nota - di cui 8 residenti nel varesino e uno in provincia di Bergamo, sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Il questore, inoltre, ha emesso nei loro confronti 9 fogli di via (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) da Milano».
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L’Anpi: «Un oltraggio il corteo in piazza Fontana, la Resistenza non ha a che fare con i vaccini»
È un «oltraggio» che piazza Fontana a Milano sia diventata il punto di incontro dei no Green Pass che ogni sabato partono in corteo «paralizzando la città» secondo il presidente dell'ANPI di Milano Roberto Cenati. Anzi, considerando anche la presenza dell'ex Br Paolo Maurizio Ferrari e di esponenti del gruppo neofascista Do.Ra è «un vergognoso oltraggio alla memoria delle vittime innocenti della strage neofascista del 12 dicembre 1969».
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«Piazza Fontana - ha sottolineato - non può diventare luogo di appuntamento per chi poi sfila per le strade di Milano, paralizzando la città, scontrandosi con le forze dell'ordine, con l'intenzione di prendere di mira obiettivi importanti per tutti noi».
Obiettivi come la Camera del Lavoro: «L'assalto alla sede nazionale della Cgil da parte dei neofascisti di Forza nuova e i ripetuti tentativi di assalto alla Camera del Lavoro di Milano, rappresentano un fatto gravissimo, un attacco alla democrazia e al mondo del lavoro. Altrettanto inaccettabili - ha aggiunto - sono gli accostamenti delle misure anti covid alla Shoah e al regime nazista, così come vergognoso è stato lo striscione retto dall'ex brigatista rosso sul quale compariva la scritta “Ora e sempre Resistenza”.
paolo maurizio ferrari no green pass
La Resistenza italiana non ha nulla a che fare con le proteste di chi si oppone ai vaccini e al Green Pass». «La nostra concezione di libertà, trasmessaci dalla Resistenza italiana, strettamente legata a quella del nostro prossimo e al bene comune - ha concluso -, si contrappone al concetto individualistico e personalistico di libertà, divenuto centrale nelle manifestazioni no vax».