Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
Il rapporto fra Olaf Scholz e Volodymyr Zelensky era partito male da quando il cancelliere tedesco era andato a Kiev pochi giorni prima dell’invasione. Zelensky voleva armi.
Scholz […] voleva discutere dell’imperialismo russo nella storia […] un dialogo fra sordi […] Sulle forniture dei tank Leopard 2, il cancelliere tedesco non intendeva muoversi se fosse il solo o il primo a sfidare la Russia con l’invio di quelle armi d’attacco.
olaf scholz volodymir zelensky
Era più aperto invece se gli Stati Uniti avessero inviato i loro carri Abrams, i quali però non sono adatti: troppo grandi e complessi per poter essere usati dagli ucraini in tempi brevi mentre i Leopard, rapidissimi, sono perfetti. A Washington dunque si è scelto di consegnare all’Ucraina pochi Abrams da parcheggiare alle porte di Kiev, giusto perché Berlino sbloccasse finalmente i suoi tank.
[…] È probabile che la Russia prepari un affondo fra pochi mesi, ma anche Zelensky vuole contrattaccare […] L’idea sarebbe di usare i Leopard per sfondare in primavera le linee nemiche spezzando i contingenti nemici in due tronconi a Nord e a Sud. A quel punto gli ucraini […] potrebbero distruggere il ponte di Kerch fra la Russia e la Crimea. I prossimi mesi saranno dunque decisivi per capire se questa guerra avrà un vincitore o se invece è destinata a durare anni.
[…] i russi ormai hanno consumato molti dei loro stock […] Anche l’Ucraina deve contare con cura i mesi fino a settembre. Per allora saranno stati spesi tutti i fondi da 43 miliardi già approvati da Washington, ma non è affatto certo che la Camera dei rappresentanti controllata dai repubblicani si dimostri altrettanto solidale in seguito. Oggi Kiev sta usando missili americani da 3 milioni di dollari l’uno per abbattere droni russi da 40 mila dollari: è […] insostenibile.
OLAF SCHOLZ VOLODYMIR ZELENSKY
A Washington c’è preoccupazione per la rapidità con cui gli stock di missili americani vengono logorati in questa guerra, anche perché intanto altre tensioni stanno venendo a galla. […] le rivalità fra occidentali rallentano la ricostruzione delle centrali di energia, solo perché i diversi Paesi si stanno contendendo il business. […] i progetti non partono perché americani e tedeschi se ne contendono i ricchi contratti. Così i civili ucraini restano al gelo, come milioni di persone rischiano la fame in Africa per effetto del conflitto. […]
VLADIMIR PUTIN JOE BIDEN - ILLUSTRAZIONE TPI
Fino al 2021 la Russia è stata il maggiore esportatore mondiale di ammoniaca, un derivato del gas da cui si producono fertilizzanti che oggi sono diventati costosissimi e scarsi. Mosca vuole tornare a usare la condotta con cui portava l’ammoniaca da Togliattigrad in Russia a Odessa, per riaprire le sue rotte dell’export. In contropartita Kiev chiede lo scambio di tutti i prigionieri di guerra, 7.000 soldati ucraini nelle mani dei russi contro 1.500 russi in mano ucraina.
Mosca per ora rifiuta perché l’accordo favorirebbe l’esercito nemico, ma intanto ostacola e rallenta l’export di grano da Odessa in modo da obbligare Kiev a fare concessioni sui fertilizzanti. Così questa guerra diventa ogni giorno un mosaico più intricato, dove una sola tessera che salta causa ricadute a catena in tutto il mondo. […]