Cristina Marrone per corriere.it
Li hanno chiamati casi Covid-like: si tratta di pazienti negativi al tampone e con sintomi sfumati, ma una Tac rivela polmoniti interstiziali del tutto analoghe a quelle dei pazienti Covid. «Questi pazienti sono del tutto simili a quelli di Covid, ma senza che il virus emerga dal tampone. Talvolta lo scoviamo solo nel liquido di lavaggio bronco-alveolare. Il virus è sceso, lo dobbiamo cercare più in profondità» segnala Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118 (Società italiana sistema 118) che opera su Taranto.
Lo studio che conferma
Le segnalazioni per la verità arrivano da qualche tempo da tutta Italia. Alcuni giorni fa è stato pubblicato su Radiology un articolo scritto dai radiologi di Codogno con i colleghi dell’Istituto Galeazzi di Milano che descrive la situazione anomala: persone sane, con tampone negativo ma con la polmonite interstiziale. Il coronavirus insomma sembra poter danneggiare i polmoni anche in maniera silenziosa in chi è asintomatico. Codogno è stata la prima zona rossa d’Italia dopo la scoperta del paziente 1 il 20 febbraio scorso. Dopo la fine del lockdown molti cittadini, preoccupati per la diffusione del virus si sono rivolti al centro diagnostico locale per sottoporsi a radiografia polmonare.
Nessuno di loro aveva sintomi evidenti di Covid-19, al massimo febbriciattola. Il centro radiologico ha eseguito 170 radiografie: 100 di queste, pari al 59% mostravano lesioni al polmone tipiche della malattia. I segni delle radiografie negli asintomatici non erano estesi come i sintomatici e l’ipotesi è che si trattasse di casi in via di risoluzione, persone che si trascinavano l’infezione da un po’. «La negatività di questi pazienti simil Covid al tampone - commenta Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano e co-autore dello studio - potrebbe essere legata al fatto che questo esame è stato fatto con troppo anticipo o alla presenza di falsi negativi. Ad ogni modo ogni sintomatologia che in qualche modo può ricordare Covid deve essere sorvegliata e indagata: abbiamo visto infatti che la strumentazione diagnostica può evidenziare anche seri problemi in pazienti che all’apparenza non hanno sintomi, o li hanno solo sfumati. Sono casi preoccupanti, perché possono sfuggire».
Un popolo che sfugge
Mario Balzanelli nella sua segnalazione descrive quello che sta succedendo a Taranto: «In queste settimane post lockdown abbiamo visto sempre meno pazienti positivi, invece questi casi simil-Covid sono aumentati, e sono tutti uguali. Un popolo che sfugge alle classifiche ma che, dal punto di vista clinico, è identico ai casi Covid. Mi diranno che non tutte le polmoniti interstiziali sono legate al coronavirus, ma in questo periodo fanno scattare un allarme».
Un caso clinico
Il presidente della Sis, intervistato dall’AdnKronos, ha citato l’ultimo caso trattato, che assomiglia a tanti altri dei giorni scorsi. Un uomo di 80 anni che chiama la Centrale operativa 118 di Taranto lamentando stipsi e febbricola (37.5°C), appena comparsa. Nega la presenza di tosse. Nega la presenza di affanno (dispnea). Nega la presenza di patologie respiratorie croniche polmonari. Anche se i sintomi sono sfumati e non chiaramente riconducibili a Covid 19 l’anziano viene accompagnato all’ospedale Giuseppe Moscati, Covid hub della provincia di Taranto dove si avvia il percorso diagnostico. Buona la saturazione arteriosa di ossigeno: 93% in aria ambiente (valori normale ‘minimo’ di 80 mmHg); viene effettuato il tampone naso-faringeo, con esito negativo.
Poi viene prontamente eseguita l’emogasanalisi, metodica di indagine che consente attraverso il prelievo di sangue arterioso dall’arteria radiale di valutare, in modo preciso, l’efficacia della funzioni di ossigenazione e di ventilazione del polmone, e quindi le esatte concentrazioni nel sangue di ossigeno e di anidride carbonica. Qui la prima sorpresa. È presente una condizione di severa insufficienza respiratoria acuta, con pressione parziale di ossigeno di 57 mmHg (valore minimo di 60 mmHg). La Tac del torace rivela polmonite interstizio-alveolare Covid-like, ossia estremamente suggestiva di Covid-19.