Barbara Costa per Dagospia
Roba tipo gelosia, sdegno e le altre orrende tattiche sessuali da sempre usate per reprimere le femmine come me e Eve Babitz impedendoci di spassarcela, non funzionano più “se sai come non rimanere incinta, non diventare cliente abituale della clinica per accidenti venerei, e farti un’orribile reputazione da sbandierare”.
new york post morte jim morrison
E se io sono colei le cui pornate ti va di leggere su Dagospia, Eve Babitz è stata una scrittrice “tornado, tornado bollente”, che oggi avrebbe 80 anni esatti, ha avuto la fortuna di nascere e vivere e "essere" di L.A., negli anni in cui valeva la pena, cioè i '60, e nel '66 innamorarsi “a prima vista” e finire a letto con Jim Morrison.
Quel Jim Morrison. Dei Doors. A differenza di me che fossi stata sua coetanea e con lei a L.A. “accesa dal fervore di groupie che avanza sc*pando lungo la strada del rock”, avrei puntato driiitta a Ray Manzarek, e a differenza di vecchie galline patetiche che persistono a spacciarsi ex amanti di Jim Morrison forti di non essere smentite da uno che è schiattato 52 anni fa a Parigi e mai sapremo come davvero e perché e Marianne Faithfull una buona volta la finisca con la storiella del conte amico suo che a Jim ha venduto l’ero che a sentirla non ne posso più, Eve Babitz Jim lo ha conosciuto e lo ha sc*pato e sul serio e ecco le prove:
dedica di Jim sulla copia a Eve donata de "The New Creatures", raccolta di poesie di Jim, ma non quella che tu trovi sul web a due spicci, bensì una delle rarissime e rilegate copie auto-pubblicate da Jim Morrison per il gusto di regalarle a Pam, la sua ragazza ufficiale, gli amici più stretti, le donne che per lui hanno contato qualcosa. Una è stata Eve Babitz, e come resistere a una “bionda con le tette” (quinta) in giro per Hollywood, “in cerca di uomini in grado di garantirmi che se non stavo alla larga avrei trovato guai”?
E se per Eve Babitz “l’idea di fare qualcosa una volta uscita dal liceo al di là di stare seduta sulla spiaggia mi sembrava chiedere troppo”, e pure se “una cosa che volevo fare da adulta c’era, e era invitare gente a casa e organizzare cene”, io l’ho sempre saputo, che sarei finita a scrivere e se cucinare non so, mi faccio invitare, e se i guai come la Babitz non è che me li vado a cercare, li creo e li accolgo, braccia e gambe aperte, tuttavia la questione è questa: io e Eve Babitz ce ne freghiamo di ogni femminismo figuriamoci di quello odierno perché mai ci siamo sentite oppresse (“che cosa malsana!”), o piene di rabbia repressa (“ma che orrore!”).
E sai perché? Perché non ci siamo limitate a legarci a un uomo se non per la vita neppure per una parte di essa, ma soprattutto perché sicure non abbiamo fatto nostro l’esempio materno. Eve Babitz è stata fortunata, a ritrovarsi una madre che l’ha lasciata “libera di non diventare niente”, al contrario della mia, santa donna ma dal disco rotto che non manca occasione di specificarmi che lei ce l’ha messa tutta sicché non è colpa sua se sono cresciuta ostinata e sboccata.
Ehi, che diavolo! Siamo femmine senza i tormenti e le “tribolazioni che ti bloccano l’intera esistenza”. Se sei una che lo sa, che “vivere per sempre felice e contenta è al di fuori della tua portata”, hai altre priorità. Conta un uomo che ti bacia finché il “profumo speziato del suo dopobarba ti sprizza la lingua a mo’ di arcobaleno”.
Solo così capisci che, con uno così, il sesso orale (lui a te) è l’ultimo dei tuoi problemi anche perché, con uno così, di problema ne hai un altro e pure incombente, “trattenerti dal non sfilarti le mutandine di dosso lì stante, in pieno giorno”. Io e Eve Babitz ce ne sbattiamo della parità uomodonna. È fregatura. Che te ne fai? Metooiste, “a che servono le tette, se non a promettere qualcosa nelle trattative di lavoro”? Ma “le mogli a cui un marito gli serve per pagare tutto”, sono p*ttane o no?
jim morrison pamela courson (2)
Nella vita ci sono alte priorità. Peccato che io al contrario di Eve non sappia decolorarmi i capelli da sola, ma gran merito che io, come lei, “intellettualmente non arrivo certo ultima”, e al pari di lei non mi faccio “ingombrare la mente di dettagli isterici come la politica”. Perdio, “votare?!??? Di politica ci capisco troppo perché me ne importi, e comunque non funziona mai niente”.
E Jim? Jim Eve lo incontra a L.A. una sera del '66 “in un locale malfamato. Puzzava di pelle e di alcool”. Risolvono a letto subito: così si fa. Chi ti dice stai attenta è invidioso di ciò che fai e lui no. Eve con Jim “in qualunque momento mi chiamasse, riconoscevo quei silenzi ancor prima che dicesse pronto e avevo le scarpe ai piedi e le chiavi in mano per andare a prenderlo al Troubador e a rimanere sdraiata con lui tutta notte e solo per essere sicura che nessuno prendesse troppi barbiturici. E che ci fosse un domani”.
E come io col primo uomo per cui ne è valsa la pena, lo stesso Eve con Jim non si è “mai sentita abbastanza donna”. Ma come essere donna abbastanza per uno che “non avrebbe avuto donne abbastanza nemmeno se fosse vissuto 106 anni”, ma poi “c’erano migliaia di volontarie altrettanto qualificate pronte a seguirlo, e però nude, o in visone, o con i capelli fiammeggianti”.
Le caz*ate che puoi fare per un uomo. Io ne so. Ne faccio. Per piacere a Jim “oltre la tortura dei bigodini che fanno tanto art nouveau”, come Nico (quella a Via Veneto con Mastroianni in "La Dolce Vita" poi cantante dei Velvet Underground, Lou Reed, Warhol, Factory, amfe, ci sei?) Eve se li tinge di rosso. E finisce che "A lucky little lady/ in the city of light/ I see your hair is burnin'… è Eve la "L.A. Woman" di Jim. Ma potrebbe essere ogni rossa.
O nessuna. Le canzoni illudono. Lo so. Non lo sapevo però, che il Viagra c’era prima di chiamarsi Viagra in pillole blu, ed erano “iniezioni di testicoli di pecora o di capra”. Me l’ha detto Eve. Le prendevano i boss della Fox per sc*parsi Norma Jean Baker e farla diventare Marilyn Monroe. Io come Eve credo che la vita è ingiusta, e che come lei “sono troppo fortunata ma non posso farci niente a parte sentirmi in colpa o provarci”. Alla fine “se volete la mia opinione, a Parigi ci vai solo se sei in cerca di un posto dove morire”.
eve babitz (9) jim morrison 3 eve babitz (6) eve babitz jim morrison 1 eve babitz by annie leibovitz jim morrison pamela courson 1 eve babitz l. a. woman eve babitz by annie leibovitz eve babitz jim morrison marcel duchamp eve babitz eve babitz 1 eve babitz eve babitz duchamp harrison ford jim morrison babitz duchamp partita a scacchi eve babitz anni 60 (2) jim morrison con le fan eve babitz con stravinkij e babitz family eve babitz 2 eve babitz 1974 eve babitz marcel duchamp 1963 eve babitz (7) eve babitz anni 60 eve babitz marcel duchamp eve babitz by linda ronstadt eve babitz anni 70 jim morrison 2 eve babitz (5) eve babitz (4) jim morrison the new creatures dedica a eve babitz jim morrison